sabato 30 giugno 2007

La sicumera del Governatore della Toscana (L'invidia in casa DS per la poltrona del futuro PD)

30/6/2007 da "La Stampa" di Torino

In Toscana non servono “salvatori”

Il presidente della Regione replica a Ernesto Ferrero: d’accordo per i testimonial e gli intellettuali impegnati ma noi amministratori stiamo governando bene

CLAUDIO MARTINI*

Benvengano i testimonial che invoca Ernesto Ferrero sulla Stampa del 23 giugno e anche gli intellettuali che si occupano della cosa pubblica. Ma perché immaginarli come chi ci salverà da Regioni e Comuni «sconsiderati»? Comprendo il clima generale di sfiducia nella politica che porta anche Ferrero a far di tutta l’erba un fascio, ma non è così che si volterà pagina. Guardiamo con più obiettività alle cose.

Quelle trivellazioni non s’hanno da fare
In quell’articolo la Toscana viene chiamata in causa per trivellazioni che non ci sono e non ci saranno mai. Se prima di scrivere qualche giornale ci avesse contattato, avrebbe scoperto che la «decenza ambientale» presente nel nostro Dna di amministratori ha messo nero su bianco che le trivellazioni non sono né autorizzate, né previste per il futuro. Anzi, il nostro piano energetico le bandisce. Insomma, si è fatto un polverone sul nulla.

Il nostro Dna anticondoni
Il nostro Dna. In Toscana i condoni sono stati respinti al mittente con una legge regionale e abbiamo sconfitto tutti i ricorsi di Tremonti. E anche le villette di Monticchiello, pur discutibili, non sono mostri né impediscono all’Unesco di confermare la Val d’Orcia patrimonio dell’Umanità. L’insediamento sarà rivisto e mitigato dalle nostre amministrazioni locali d’intesa con il ministero, che ci ha dato atto di avere una legislazione in materia fra le più rigorose d’Italia. Siamo la prima Regione che ha varato con Rutelli il Codice del paesaggio, quella con il maggior numero di siti dell’Unesco, di bandiere blu (15 su 96), di bandiere arancioni (32 su 119), di vele blu (spiagge pulite). Cresce ogni anno il numero di persone che scelgono il nostro turismo sostenibile; abbiamo un’agricoltura Ogm free e una grande attenzione alla biodiversità. E poi, c’è lo sforzo compiuto per recuperare borghi e palazzi storici, ville rinascimentali, teatri del Settecento, le pratiche e mestieri tradizionali, il tutto con prevalenti risorse locali.

Fra Clooney e i comitati
Chiedo pacatamente a Ferrero: a chi si deve tutto questo? Ai testimonial, ai comitati o agli amministratori «sconsiderati»? Lo chiedo non per creare fratture, anzi per evitarle. Ci serve un’alleanza per lo sviluppo di qualità.
I testimonial. Spero che Clooney o Benigni, insieme con i tanti che hanno scelto di vivere da noi, ci diano un aiuto per continuare a essere la terra più bella e amata.
I comitati. Noi ascoltiamo tutti, anche quelli che dicono sempre di no, anche quelli contro le moschee, contro l’uso della geotermia, dell’energia eolica, del solare. Ma chiedo: va tutto bene, purché si contrappongano ai governi locali? Non mi pare sia questa la linea della Stampa, ad esempio sulla Val di Susa... Stiamo varando la legge sulla partecipazione più avanzata e innovativa mai concepita in Italia. E saremo, penso, i primi a ridurre il numero dei consiglieri, assessori, enti e aziende, per liberare risorse da investire bene.

Verso gli Stati Generali della sostenibilità
Concludo. Invito La Stampa a fare insieme un giro per la Toscana e vedere approfonditamente come stanno le cose. Sarebbe un bel modo per uscire dai luoghi comuni, di qualunque tipo. E vi do appuntamento al 2 e 3 ottobre, quando si riuniranno in Toscana gli Stati Generali sulla sostenibilità. Intanto noi continuiamo ad amministrare. Col Dna del centrosinistra.

*presidente della Regione Toscana

Ed io mi sono permesso di replicare al Governatore con la seguente lettera:


Bell'articolo quello di Martini. Bell'autodifesa.
E meno male che non ha parlato della Firenze di Domenici che è divetata il ricettacolo dgli emarginati d'ogni risma, dai rom agli extracomunitari irregolari.
Se venite il 2 o il 3 ottobre in occasione degli "stati generali" vi pregherei di recarvi in Comune e principalmente Questura per verificare se è vero che molti fiorentini stanno abbandonando il centro per gli eccessivi costi degli affitti, dell'ici e di altri balzelli similari. Ma maggiormente per il degrado generale in cui è precipitata in questi ultimi anni di giunta Domenici che gli abitanti di questa cittadina sono esasperati: un Centro di questo Paese che un tempo fu la culla del rinascimento. Per verificare se è vero che gran parte è costretta ad insediarsi in periferia nord-ovest a costi più bassi (peretola, brozzi, novoli, ecc.) dove di notte scorribande di ceffi irregolari razziano beni pubblici e privati di questa sorta di banlieues.
Topi in gabbia siamo diventati in questa, che più che una città è divenuta un cappa asfissiante di inciviltà.
Un tempo si poteva uscire anche a tarda sera, oggi non più.
Eppure Firenze non è una metropoli! Conta non più di 380.000 abitanti.
Non parliamo della tramvia, una mezzo pubblico inadatto ad una cittadina d'arte che, per giunta manda e manderà in tilt il traffico ancora per anni. I referendum indetti dai comitati di quartiere l'hanno bocciata, prevedendo in alternativa un minimetrò. Ma tant'è.
Mi fermo qua per non esasperare oltre chi avrà (semmai me la DARETE) l'opportunità di leggermi.

Dr. francesco Pugliarello

MILANO: FONDAMENTALISTI ISLAMICI AGGREDISCONO ESPONENTE ACMID

900mila sono i musulmani presenti in Italia;
50 mila hanno la cittadinanza italiana
10 mila sono i cittadini italiani che si sarebbero convertiti alla religione musulmana
36% la percentuale di musulmani sulla popolazione immigrata presente in Italia (fonte: INFORMAZIONECORRETTA, pari data).

Questo che segue è l'appello di Magdi Allam sul CORRIERE della SERA di oggi 30/06/2007 in 1^ pagina, in merito a quanto accaduto davanti alla moschea di viale Jenner a Milano.

"Chiudetela la moschea di viale Jenner a Milano. Non sono bastate le condanne dei suoi esponenti per attività terroristica. Non sono bastate le prescrizioni per scadenza dei termini o per condono di condanne per attività terroristiche dell'imam e del vertice della moschea.
Non sono bastate le indagini che hanno confermato che si tratta della moschea più collusa con il terrorismo internazionale. Dobbiamo aspettare che si arrivi allo sgozzamento degli «apostati»? E alle punizioni corporali delle donne «infedeli » per deciderci a far rispettare la legge italiana sul territorio nazionale? La vile aggressione in viale Jenner contro la giovane e coraggiosa Douna Ettaib, colpevole di battersi per l'emancipazione delle donne immigrate, di aver affermato pubblicamente il diritto di Israele all'esistenza, di aver aderito alla «Manifestazione nazionale contro l'esodo e la persecuzione dei cristiani in Medio oriente» che si terrà a Roma il 4 luglio, è un segnale d'allarme che mi auguro non venga sottovalutato o peggio ignorato.
Fino a quando continueremo a scendere a patti con questi estremisti che, se da un lato fino ad oggi non hanno messo le bombe a casa nostra, dall'altro stanno perseguitando i musulmani d'Italia, dispensano sentenze di apostasia, aggrediscono fisicamente e minacciano verbalmente soprattutto le donne che non si sottomettono alla loro interpretazione della sharia, la legge coranica?
È storicamente accertato che il potere degli estremisti islamici si basa sulla totale sottomissione della donna, il primo «altro » per antonomasia, perché successivamente diventa agevole imporsi su tutti gli «altri», i musulmani eterodossi, laici e liberali, i non praticanti.
E una volta affermato il loro potere su un insieme unificato dalla paura e che viene spacciato per «comunità islamica» purificata dalla sharia, la conquista del potere assoluto prosegue sferrando la jihad, la guerra santa, contro i cristiani, gli ebrei e tutti «nemici dell'islam ». Tutto ciò è già successo a partire dagli anni '70 in Egitto, in Algeria, in Marocco, in Turchia, in Indonesia.
Ebbene ora è arrivato il turno dell'Europa.
La Gran Bretagna è il caso più tragico trattandosi del paese europeo più infiltrato dall'estremismo e dal terrorismo islamico. Ma anche l'Italia avrebbe di che preoccuparsi, sempre che si voglia guardare in faccia la realtà e si abbia la volontà politica di salvaguardare il primato della legge, la sovranità, la dignità e la libertà nazionale.
È giunto il tempo di chiudere le moschee dove si predica l'odio, si indottrina alla «guerra santa» e si persegue l'obiettivo di sottomettere alla sharia i musulmani in vista dell'islamizzazione dell'Italia. Schieriamoci senza tentennamenti dalla parte delle donne che si battono contro gli estremisti islamici, tuteliamole legalmente e affranchiamole dalla schiavitù del permesso di soggiorno il cui rinnovo è legato all'arbitrio del marito maschilista e talvolta violento, favoriamole nell'ottenimento della cittadinanza italiana e di un lavoro che le emancipi economicamente. Se l'Italia riuscirà a liberare le donne musulmane dalla paura e dalle minacce degli estremisti islamici, avrà realizzato il più proficuo investimento per la costruttiva integrazione dell'insieme dei musulmani."
Magdi Allam

Ma e' ancor più giunto il momento di dichiarare conniventi quegli intellettuali musulmani che per paura o per opportunismo tacciono o non denunciano pubblicamente queste barbarie.
Francesco Pugliarello

giovedì 28 giugno 2007

RECENTI CONVERSIONI DI UOMINI ILLUSTRI

da http://www.ragionpolitica.it/testo.7946.html

del 28 giugno 2007

E’ in atto in Occidente una profonda revisione sul valore dell’esistenza che ad alcuni potrebbe apparire effimero o quanto meno opportunistico. Mi domando se non sia questo un atto di umana “pietas” verso la barbarie in cui il mondo sta precipitando.

Non credo che alcune recenti conversioni abbiano un risvolto di facciata se un personaggio come TONY BLAIR, fino ad ieri di fede anglicana, abbraccia commosso il Papa per dichiarare la sua conversione alla religione cattolica. Qualcuno potrebbe insinuare che sia stato “costretto” per compiacere la moglie e i figli battezzati in Chiesa. Credo invece che questa svolta esistenziale del capo di una nazione tra le più potenti della terra che ha combattuto e combatte la crudeltà talebana, venga da lontano.

Se in politica estera, la Sovrana e l’elettorato sono scontenti per il peso eccessivo dato alle forze armate, in politica interna, Blair lascia la Gran Bretagna in condizioni migliori di quelle in cui l’ha trovata nel 1997.
Secondo l’autorevole “Economist”, il premier avrebbe reso la Gran Bretagna un Paese più tollerante e democratico.

I provvedimenti che consentono alla Scozia, al Galles e all’Irlanda del Nord di autogovernarsi “hanno allargato la democrazia”. Ora viene proposto quale inviato speciale per la pace in Medioriente.
E’ probabile che alla sua conversione abbia concorso la meditazione della “Lettera sulla tolleranza” di John Locke che condannava la politica del re e della chiesa d'Inghilterra. Già alla metà del XVII secolo, il padre dell’empirismo moderno, affermava di trovare strano che gli uomini debbano essere costretti col ferro e col fuoco a professare certe credenze. Profeticamente nella “lettera” il Locke sostiene che "Lo Stato deve invece essere non confessionale, ovvero laico, anche perché un'eventuale imposizione di questo tipo sarebbe controproducente, provocando lotte religiose destinate a gravi conseguenze anche politiche”.
Prosegue affermando che “la vera religione non è stata fondata per fare sfoggio di pompa esteriore, né per istituire un potere ecclesiastico e nemmeno per esercitare una forza coercitiva, bensì per disciplinare la vita umana secondo i precetti della virtù e della pietà…, io mi appello alla coscienza di coloro che col pretesto della religione perseguitano, straziano e uccidono altri uomini e mi chiedo se veramente agiscono verso di essi per spirito di amicizia e con benevolenza”.

Ritengo altresì verosimile la frequentazione di ambienti alieni dalla realtà popolare,(di certi circoli cioè di uomini “superiori” per censo e per mansione) ad averlo spinto al rifiuto di azioni violente. D’altro canto gli era impedito manifestarlo prima, perché il canone anglicano non contempla un capo di governo di fede diversa.
E pensare che veniamo accusati di usare il cattolicesimo quale religione di Stato...!

Altro recentissimo caso di notevole peso per la Chiesa cattolica, non tanto di conversione, quanto di riscoperta della validità e della forza liberatoria del messaggio cristiano, è quello dell’anziano cattedratico francese PAUL VEINE, ateo e nietzschiano che fino ad ieri, come il nostro Odifreddi, non ha esitato a dire peste e corna sul cattolicesimo e sui cattolici.
Nel suo libro intitolato “Quand notre monde est devenu chretien” che Marina Valensise intervista in esclusiva (Il Foglio del 23 giugno 2007), lo storico ateo descrive la bellezza e l’emozione di sentirsi cristiano, identificandosi nell’Imperatore Costantino, quando nella lotta ventennale (305-324) per il potere imperiale, in nome della croce di Cristo sconfisse nel 312 Massenzio a ponte Milvio. L’ex militante comunista dichiara, senza mezzi termini, che il cristianesimo è un valore da non sottovalutare, anzi è “fantastico” “…è una forza d’amore capace di cambiare il mondo”.
Difatti è a partire dalla conversione di Costantino che l’orrore della barbarie dei sacrifici rituali furono banditi dalla coscienza collettiva. Ciò “rappresentò uno degli eventi decisivi della storia occidentale e persino mondiale”, spiega Paul Veyne: mentre ieri come oggi, gli islamici perpetuano scie di sangue innocente da apportare a un Dio occulto e "lontano".
Successivamente il sovrano, cresciuto nel politeismo pagano, promulga con Licinio a Milano un “Editto di tolleranza dei culti”, teso essenzialmente a sospendere ogni ostilità da parte dell'Impero nei confronti delle comunità cristiane e pagane (Editto che riprende e sviluppa quello dell’anno precedente di Galerio).

A lungo si è pensato che la conversione di Costantino sia stata dettata da opportunismo politico. Oggi gli storici concordano che fu sincera e personale. Affermare il contrario sarebbe come negare l’evidenza che la religione è un collante identitario di un popolo e di una civiltà. Costantino era convinto (come a loro modo, in una visione ateo-materialista dell’esistenza lo erano Trotzsky e Lenin), che “grazie alla religione dei cristiani egli avrebbe orientato l’umanità verso la salvezza per realizzare un disegno provvidenziale”.
In ogni caso essa segnerà per Roma e l’Impero una svolta epocale dal punto di vista culturale e organizzativo, svalorizzando dal di dentro il paganesimo senza aver bisogno di proibirlo.

Anche il profeta della modernità tecnologica MARSHALL MACLUHAN, appena vent'anni addietro, ripudiando l’etica capitalista protestante, astratta, basata sulle idee e sui concetti più che sulle emozioni sensuali, condizionata dalle proibizioni e dai divieti, esaltava la modernità del cattolicesimo, in cui gli sembrava di ritrovare il paradigma perfetto della sua scoperta più importante: «il mezzo è il messaggio».
E la spiegava così: gli uomini non possono cogliere il "messaggio" se lo separano dalle sue manifestazioni concrete, a cominciare dai dogmi, dai riti, dalla capacità tutta cattolica di amare le cose concrete e le immagini. “La fede è un tipo di percezione, un senso come la vista, l’udito o il tatto ed è tanto reale e concreta quanto i sensi”.

Francesco Pugliarello -

lunedì 25 giugno 2007

PRODI, UOMO NOTO ANCHE A TOTO'

"Io divido l'umanità in due categorie di persone:
gli uomini ed i caporali. Quella degli uomini è la maggioranza;
quella dei caporali, per fortuna, la minoranza.
Gli uomini sono quelli costretti a lavorare come bestie
tutta la vita, nell'ombra di un'esistenza misera.
I caporali sfruttano, offendono, maltrattano, sono esseri
invasati dalla loro bramosia di guadagno.
Li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando,
spesso senza avere l'autorità, l'abilità e l'intelligenza per
farlo, ma con la sola bravura delle loro facce di bronzo,
pronti a vessare l'uomo qualunque".

Antonio De Curtis


Io Credo Che Totò Già Conoscesse Bene Prodi & Co

sabato 23 giugno 2007

LIBERATE PADRE BOSSI

Dal 10 Giugno Padre Giancarlo Bossi è in mano ai suoi sequestratori nelle Filippine, dove si trova dal 1980 come missionario.

Vi sarete tutti accorti di come i media stiano trascurando questo rapimento: forse fanno notizia solo i preti pedofili...

Mi viene poi spontaneo paragonare l'atteggiamento che i media e la gente hanno avuto con questo rapimento e con quello di Mastrogiacomo, quando su ogni canale televisivo parlavano di lui e in ogni piazza ne si chiedeva la liberazione: cosa c'è di diverso ora? La vita di un prete vale meno di quella di un giornalista?

Segnalo infine l'appello di Magdi Allam per i cristiani perseguitati, dei quali spesso ci dimentichiamo:

http://italiasvegliati.ilcannocchiale.it/post/1527764.html

"Manifestazione nazionale contro l’esodo e la persecuzione dei cristiani in Medio Oriente, per la libertà religiosa nel mondo” che si terrà a Roma mercoledì 4 luglio in Piazza SS. Apostoli alle ore 21

Per aderire:
E-mail: salviamoicristiani@gmail.com
Telefono: 338 7113421

Testo e resto ripreso da Roberto: http://casadelleliberta.blog.kataweb.it/

venerdì 22 giugno 2007

IL FUNERALE DELL'ATEISMO SCIENTIFICO

di Michele Brambilla - da "Il Giornale giovedì 26 aprile 2007"

Per il comunismo, appunto, l’ateismo era una verità fondamentale: ma una verità tutta da dimostrare. Infatti né Marx, né i suoi principali discepoli avevano mai affrontato sul serio la questione da un punto di vista speculativo. L’ateismo marxista, insomma, non era il risultato di una ricerca, di una riflessione. Era, al contrario, un postulato irrinunciabile. Un a-priori non dimostrato da alcunché. Dio non esisteva semplicemente perché non doveva esistere.
Celeberrima è la frase di Michail Bakunin, profeta - tra l’altro - del cosiddetto socialismo scientifico: «Se Dio c’è, l’uomo è schiavo. Ma l’uomo deve essere libero. Quindi, Dio non esiste». I risultati di settant’anni di ricerca di quella Prova sono lì da vedere. Non c’è un testo, uno studio, una facoltà dell’ateismo che abbia resistito al tempo. L’immenso sforzo di una delle potenze più grandi del mondo e della storia è, al contrario, sopravvissuto solo come esempio di becera propaganda.

Nei primi anni Ottanta il giovane Massimo D’Alema, allora responsabile della stampa e della propaganda del Pci, intervistato da Vittorio Messori raccontò di aver visitato il mitico museo dell’« Istituto per l’ateismo scientifico» di Leningrado, visitato ogni anno da milioni di studenti caricati sugli autobus dal Partito. Ebbene, così commentò D’Alema: «Non esito a dichiarare la mia convinzione personale, che è quella del non credente. Ma quel museo sovietico mi è parso qualcosa di aberrante, uno dei peggiori esempi di volgarità intellettuale». E tuttavia, più che dal mondo accademico l’ateismo sovietico è condannato dal tribunale della storia. La fine delle vecchie superstizioni avrebbe dovuto portare a un’«umanità nuova», finalmente liberata dal giogo della religione e in grado di far esplodere tutta la sua potenzialità creativa per troppi secoli repressa. Che cosa ha prodotto, invece, quell’«umanità nuova»? Nulla di creativo, nulla di originale e di vitale: non una scoperta scientifica, non un trattato filosofico, non un romanzo, non una poesia, non un quadro, non un film, non una canzone.


Questo articolo sembra fatto apposta per definire i novelli islamisti che stanno infestando il mondo al grido: "ISLAMISTI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI!"

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Rirerimento a BRESCIA

giovedì 21 giugno 2007

L'INCONTRO DELLA C.D.L. con NAPOLITANO

Dopo aver elencato il disastro economico e sociale in cui, in appena un anno di governo Prodi e l'occupazione totale dei posti istituzionali e di sottogoverno, i leaders della CDL al Capo dello Stato avrebbero dovuto spiegare chiaramente quello che di seguito Gaetano Saglimbeni ha pubblicato oggi sul suo sito:
www.gaetanosaglimbenitaormina.it

“La realtà è questa, purtroppo. E contro questa realtà, durissima e assolutamente inaccettabile in un Paese civile, dobbiamo tutti combattere. Qui non si tratta, sia chiaro, di mandare a casa un leader arrogante, vendicativo e impopolarissimo come Romano Prodi per metterne un altro al posto suo,come è successo nel 1998: è il sistema di governo della sinistra ed estrema sinistra che non va. L’Italia non può dipendere dai ‘diktat’ di Rifondazione comunista e dei comunisti italiani che si dicono orgogliosi di essere ancora e sempre comunisti. Hanno prodotto tanti guai nel mondo, i comunisti, ed i cittadini di un Paese che ha la fortuna di vivere in democrazia non possono affidare la propria vita ed il futuro dei propri figli a coloro che hanno già fallito clamorosamente nel mondo, sul piano economico prima che su quello ideologico-politico, non essendo riusciti a creare altro che miseria e disperazione, gulag ed eccidi di massa”.

Fatti aberranti, certo, crimini mostruosi contro l'umanità che nessuno al mondo potrà mai dimenticare. Perché dovremmo dimenticarli (o fingere di averli dimenticati), noi italiani. Per le belle facce di Bertinotti e Diliberto, Giordano e Russo Spena, D'Alema, Fassino e Walter Veltroni? Non hanno parlato di questo, Berlusconi e Fini, Bossi e Rotondi, nell'incontro al Quirinale con il post-comunista Giorgio Napoletano che Prodi e compagni hanno voluto al Quirinale (senza i voti della opposizione, per la prima volta nella storia della nostra Repubblica). Ma sono in molti gli italiani che vorrebbero fare quattro chiacchiere, su questo scottante argomento, con l'ex dirigente del Pci di Togliatti che nel lontano 1956 definì "necessarie per la pace nel mondo" le feroci repressioni dei carri armati sovietici in Ungheria. I comunisti di casa nostra dicono che certi crimini (come quelli nazisti) non si possono dimenticare. E dicono, una volta tanto, cose esattissime. Non vedo però perché dovremmo dimenticare quelli comunisti. Noi non li dimentichiamo.

Francesco Pugliarello

mercoledì 20 giugno 2007

DA BRESCIA UN GRANDE SEGNALE DI CIVILTA'

IL 28 GIUGNO 2007 PRENDE IL VIA IL PROCESSO CONTRO GLI ASSASSINI DI HINA SALEMME

Ho sempre sospettato che la ferocia maschilista possa derivare da una mentalità inoculata sin dai primordi e recepita nelle maggiori religioni del mondo.
Questa impostazione, dal sapore razzista, si riversa contro tutti i “deboli” della Terra (quelli che don Lorenzo Milani chiamava gli "ULTIMI") a partire proprio dalla donne per proseguire sui più fragili e indifesi che, sfruttando la religione e le ritualità tribali, in un mondo globalizzato "non avrebbero più diritto d’asilo".
La mia speranza è che il processo contro gli assassini di Hina Salemme che che verrà avviato a Brescia sia un primo segnale di rivolta spirituale che possa travolgere, o almeno mitigare, l'istinto di prevaricazione radicato in larga parte della coscienza collettiva.
Dice bene la presidente di ODDII, Adriana Bolchini Gaigher, quando sostiene che senza il riscatto del femminile il mondo resta nella preistoria perché “barbaro retaggio tribale”. Neanche la presenza della figura della Madonna nel mondo cattolico è ancora riuscita a modellare un’umanità più umana e tollerante per la quale da appena un secolo e mezzo veggenti e sensitivi sparsi in terra europea tentano di riaffermare.
Eppure una controtendenza emerge: la presenza attiva della donna in molti settori della società, dall’economico al politico..
L'azione giudiziaria che O.D.D.I.I. e l'Associazione ACMI-Donna di Souad Sbai stanno per intraprendere, può rappresentare l’inizio di una battaglia epocale di incommensurabile valore etico e morale che trascende il contingente per cui necessita di una mobilitazione generale.
E’ una battaglia nobile che mi vede idealmente presente il 28 di questo mese nel Tribunale di Brescia, nella speranza ch’essa possa emergere agli onori della "grande" cronaca.

maggiorti informazioni: http://www.acmid-donna.it/menu.html

http://www.lisistrata.com/cgi-bin/tgfhydrdeswqenhgty/index.cgi?action=viewnews&id=525

martedì 19 giugno 2007

CRISTIANOFOBIA, UNA REALTA’ PASSATA SOTTO SILENZIO

Parliamo finalmente di cristianofobia: caccia ai cristiani dal Kashmir a Rabat ad opera degli ISLAMISTI=ESTREMISTI ISLAMICI.
Guai a dire che é in atto una guerra di religione, non é politicamente corretto, e per una volta sono d’accordo anch’io, anche se le mie conclusioni di “politicamente corretto” NON hanno NULLA.
Non c’è NESSUNA guerra di religione! Per combattere una guerra ci devono essere DUE eserciti che si fronteggiano ad armi pari.
Avete mai sentito di un “commando” cristiano che ha sequestrato tre impiegati di un casa editrice di corano, li ha torturati per ore e li ha sgozzati? (cosce, testicoli, ano e schiena di uno del gruppo, esaminato dal patologo, http://www.lisistrata.com/cgi-bin/tgfhydrdeswqenhgty/index.cgi?action=viewnews&id=1448 e giunto in ospedale ancora VIVO, sono stati dilaniati a colpi di coltello. Le sue dita sono state tranciate fino all’osso)

Avete mai sentito di ragazzine islamiche decapitate e le teste gettate a mo’ di sfregio davanti a una moschea?
E di un imam ucciso a coltellate o che gli hanno sparato?
E di case di musulmani o moschee date alle fiamme?
O di cristiani condannati in un paese a maggioranza cristiana per essersi convertiti all’Islam?
NO, NO, NO mille volte NO. Quindi dov’è la “guerra di religione”?

Quello che sta succedendo fra islamici e cristiani non è un conflitto, ma UNA FOLLE PERSECUZIONE dei primi verso i secondi nel totale silenzio delle Istituzioni europee.
I cristiani sono le vittime sacrificali dell’odio dei fondamentalisti e dell’inettitudine dell’Occidente, che nel timore di offendere la “cultura” musulmana, chiude gli occhi sul genocidio dei cristiani in atto ovunque abbiano la sventura di condividere la nazione di appartenenza con gli islamici.
Io vedo solo terribili PERSECUZIONI e tutte a danno dei cristiani.

In Kashmir, un gruppo di militanti islamici, ha rapito e decapitato Manzoor Ahmad Chat, un cristiano evangelico di 33 anni. La testa dell’uomo è stata lasciata all’ingresso di una moschea, chiusa in una scatola di plastica. L’anno scorso, un predicatore cristiano era stato ucciso allo stesso modo. Negli ultimi mesi, dopo l’omicidio di don Santoro, sono stati centinaia gli episodi di intolleranza violenta, spesso con vittime, che hanno visto gruppi di fondamentalisti islamici aggredire in vari paesi soprattutto due simboli “dell’apostasia e del politeismo”: centri cristiani e Internet cafè (questi ultimi perché veicolano immagini di donne discinte e ideologie “pagane”).

Una scia di sangue che non conosce requie, la cui barbarie è sempre più sconvolgente : cinque ragazzine sgozzate in Indonesia mentre andavano a messa. Quattro sacerdoti sono stati trucidati in Nigeria e ultimamente è stato attaccato e distrutto il Bible bookshop di Gaza; ancora in occasione di Pasqua, padre Pizzaballa, della custodia di Terrasanta, ha denunciato l’espulsione silenziosa di decine di migliaia di palestinesi cristiani, spesso a seguito di episodi violenti, dai Territori dell’Anp.

Peggiore ancora è la situazione dei cristiani in Iraq, come è noto, così come in Pakistan, mentre nella stessa “laica” Algeria addirittura una nuova legge punisce con due anni di prigione e 10 mila euro di multa i cristiani che tentino di fare proselitismo tra i musulmani.

Non è non è il prodotto di un particolare coordinamento tra gruppi terroristi ma la conseguenza orribile di una campagna preparata da alcuni grandi ulema, spesso gli stessi invitati negli appuntamenti di “dialogo interreligioso”, come e Tarik Ramadan, che si dedicano a tollerare nel silenzio questi massacri e talvolta con grande solerzia come Yusuf al Qaradawi, ogni settimana dalla T.V. Al-Jazeera, a spargere odio contro i cristiani, mentre parlano di “dialogo”.
Il loro “dialogo interreligioso” è fatto di teste decapitate e di arti mozzati, di torture inimmaginabili, di odio e se qualcuno gli fa notare che sono LORO i carnefici e i cristiani sono le VITTIME, se gli si fa notare che una religione non condanna a morte chi appartiene o si converte ad una religione diversa, scatta l’accusa di “islamofobia” e immancabilmente si arriva alla fatidica frase “non facciamone una guerra di religione”.

Infatti non lo è. E’ un genocidio e i cristiani saranno spazzati via dalle terre musulmane, se l’Occidente non si muoverà a loro difesa.

Persino nelle nostre nazioni, in Italia, in Francia in Inghilterra questa campagna d’odio contro i cristiani e contro gli atei, è portata avanti SOTTO i nostri occhi, senza che i governi intervengano con leggi severe a impedire di allevarci “serpi in seno” che in una mattina di un giorno qualsiasi porteranno morte e distruzione nelle nostre città.

Perché l’Occidente odia se stesso a tal punto? Domanda che richiede risposte concrete e operative.

Persino:
IL GRAN MUFTI,GRIDA AL TRADIMENTO DELL’ISLAM
Un tradimento dell’Islam”.
Cosi’ il presidente della ”Direzione di stato per gli affari religiosi” Ali Bardakoglu, definito anche (non del tutto propriamente) il ‘Gran Mufti” di Turchia, ha qualificato l’eccidio. ”L’omicidio non si puo’ giustificare con alcun valore sacro. Un omicidio cosi’ aberrante e’ un peccato gravissimo. E’ un tradimento dell’Islam” - ha dichiarato Bardakoglu ai media turchi.

(tratto ed elaborato da: lisistratablog.wordpress.com/

COME ESSERE POLITICAMENTE SCORRETTI

Chi mi conosce sa che da tempo coltivo la passione per la difesa della mia e della nostra identità. Mi sono imbattuto in un testo che vorrei proporre a chi è interessato alla tematica.

Si tratta di un pamphlet vivace e corrosivo, (ripreso da LISISTRATA.IT) capace di risvegliare, oltre al nostro senso di appartenenza, anche il nostro buon senso. Il polacco, collaboratore di Der Spiegel, Henryk M.Broder , “[Evviva! ci arrendiamo - la dolce resa dell’Europa di fronte all’Islam”, Lindau 2007], ci parla con amara ironia di “un’Europa che per sentirsi superiore è costretta a interpretare il ruolo della minoranza, a chiedere scusa e a rinunciare alla propria libertà; di un’Europa costretta a integrarsi secondo le regole decise dagli islamici o meglio islamisti (terroristi islamici), incapace di aiutare i suoi ospiti a integrarsi secondo le proprie regole”. In esso ho trovato molti degli elementi convincenti ripresi nel pensiero della grande italiana Fallaci sulla necessità di fare una revisione su tutto ciò che già esiste ed “eliminare” le cellule malate che stanno erodendo i nostri valori e le nostre libertà, togliendoci diritti civili, rispetto e benessere, in quanto questi principi sono strettamente funzionali gli uni agli altri.

I paesi islamici hanno ricchezze infinite date dal petrolio, sottopongono la propria popolazione in uno stato di perenne miseria, tant’è che non trovano altra soluzione se non emigrare, proprio perché la loro condizione non nasce dalla mancanza di beni, ma dalla mancanza di diritti e di libertà di espressione e di qualsiasi iniziativa che non venga sottoposta al regime teocratico islamico che in realtà si serve della religione per un progetto politico totalizzante.

L’Europa, ricattata da questo bene primario, sta incamminandosi verso un tragico destino, che ha già prodotto visibilmente alcune arretratezze e sta trascinandoci verso un baratro da cui sarà difficile uscire, se non ci fermeremo prima di caderci dentro.

Henryk Broder se ne è accorto e ci spiega cosa non si deve accettare, o la conquista islamica sarà portata ben presto a compimento e per tutti noi e la nostra civiltà sarà la fine.

IL VERO TALLONE D'ACHILLE DELLA POLITICA ITALIANA

“La politica è lontana dai problemi della gente, è auto referenziale, sterile e rissosa” e perde solo del tempo, scrive Pino Pisicchio, presidente della Commissione di Giustizia della Camera dei Deputati, su la Gazzetta dell’Economia di oggi. Il problema, rincara il giornalista, oggi come nel ’92 (anno della bufera Tangentopoli) “è, e resta sempre quello della rappresentanza, ovvero della qualità del ceto politico dirigente, dai Comuni ai Parlamenti”. In una forma di democrazia come la nostra, in cui in cui i partiti hanno avuto un ruolo di formazione principe nel processo formativo del ceto parlamentare viene proprio da chiedersi “chi forma il politico della stagione della cooptazione?” E allora se la politica non è un mestiere, quanto meno va esercita con professionalità!

a cura di Flavia Campailla

lunedì 18 giugno 2007

Le mostruosità giuridiche del Sindaco Cfferati circa la MOSCHEA

Lorenzo Tomassini - consigliere comunale di Forza Italia, ha realizzato un breve intervento in qualità di ospite e di persona informata sui fatti, poiché il tradimento perpetrato contro i bolognesi dalla giunta Cofferati, è stato portato a termine fuori dagli spazi e dai percorsi istituzionali, impedendo perciò all’opposizione la minima possibilità di intervento o anche solo di dialogo, in perfetto stile soviet.
Il consigliere ha spiegato nel dettaglio alcuni dei punti più salienti, nei quali si configurano violazioni di diritti a danno, non solo dei cittadini di Bologna, ma anche della Costituzione Italiana, nel disprezzo delle regole che permettono ad un sistema complesso come la società umana di interagire nel rispetto delle leggi che prevedono la tutela dei diritti di tutti i cittadini, da qualunque nazionalità o religione provengano.
Fra le irregolarità spiccano alcuni punti critici, che non avrebbero mai dovuto essere presi in considerazione:
Valutare una zona come terreno agricolo, calcolarla in termini economici e soltanto dopo trasformarla in terreno residenziale, rappresenta un grosso danno economico alla città di Bologna.
Mettere sotto la tutela dell’UCOII i nuovi immigrati spostando dentro al centro le strutture di accoglienza e gli alloggi comuni configura una violazione delle regole istituzionali. Lo Stato Italiano è stato sovrano e nessuno ha il potere giurisdizionale sul suo territorio e viola i diritti dei cittadini italiani.
Destinare un terreno così ampio di verde a zona residenziale potrebbe configurare un altro reato di alienazione del patrimonio ambientale per trasformarlo a uso improprio.
Favorire già con un contratto una serie infinita di possibilità di destinazioni delle aree interne a attività così difformi fra loro è un altro atto che non appare regolare.
Stabilire l’uso della lingua italiana fatta eccezione per la liturgia, ma anche per argomenti correlati alla fede e alla religione implicita un’altra violazione dell’obbligo a che tutte le attività siano controllabili e svolte entro il rispetto della Costituzione e delle Leggi italiane.
Definire molte delle attività e delle proprietà sotto la sfera religiosa, rappresenta più di una irregolarità in quanto toglie allo Stato italiano il potere di intervenire in caso di irregolarità e non rispetto delle leggi italiane, fra le quali il separatismo fra i sessi, che crea un danno alla popolazione islamica femminile, infatti nel testo è ripetuta più volte questa frase: “spazio destinato al culto per uomini e donne” che ammette il separatismo fra i sessi, cosa questa inaccettabile in italia per il nostro ordinamento giuridico e soprattutto per il rispetto dei diritti delle persone e della Costituzione.
E DULCIS IN FUNDO:
Stabilire una commissione di controllo costituita da 6 membri, con 3 persone scelte dagli islamici e 3 dal Comune di Bologna, è come dire che i controllati sono gli stessi controllori ed è una procedura che va contro le leggi italiane oltre che contro il buon senso.

Ora inizia la vera battaglia democratica, che servirà a difendere la democrazia, i diritti di tutti i cittadini, anche coloro che immigrati un giorno diventeranno italiani, in quanto garantisce a tutti gli stessi diritti e doveri e non discrimina, fra sessi, politica, religione, etnia o altra variante legale.
Il successo tributato dal pubblico e dall’aver raggiunto il numero che serve per avviare il referendum, ci fa sperare di aver iniziato un cammino che ci condurrà verso la giustizia e non verso l’ignominia. (da LISISTRATA.COM)

E' iniziata la battaglia contro la moschea a Bologna

Nonostante la manifestazione sia stata boicottata dalla stampa e dalle TV, è stato già al primo incontro raggiunto il quorum di adesioni necessarie a avviare l’iter della raccolta firme affinché il quesito referendario sulla costruzione del nuovo centro islamico, che nei disegni degli islamici e di Cofferati dovrebbe andare ad occupare un’area vastissima di oltre 52.000 metri quadri.
L’amministrazione della Città di Bologna, nella persona del sindaco ex sindacalista Cofferati, con un colpo gobbo e senza aver seguito le procedure legali e il rispetto delle regole democratiche, ha stipulato una serie di accordi con i rappresentanti dell’U.C.O.I.I. –alla faccia della concertazione che ha sempre imposto a tutti quando faceva il sindacalista d’assalto- in relazione al progetto della costruzione di un gigantesco centro islamico, nel quale non esisterà solo una moschea, ma tutta una serie di attività legate alla vita della comunità islamica che andranno dalla scuola che viene fatta partire dall’asilo fino all’università, le attività culturali e ludiche, come sport, musica, cinema, gli ambulatori medici, gli ospedali, i centri di ricerca e persino macellerie halal e centri commerciali.
Di fatto una città nella città, creando un separatismo inaccettabile fra i cittadini italiani e gli islamici che con la scusa della religione avranno la possibilità di sottrarsi a tutti i controlli e le regole che i cittadini italiani invece debbono rispettare e accettare e quello che appare ancora più grave è che la sottrazione di “legittimi poteri” alle amministrazioni italiane, genererà una vera e propria enclave islamica sul nostro territorio. Un bacino di cultura ideale per il portare a termine l’islamizzazione che i paesi integralisti hanno ormai avviato in Europa. (da LISISTRATA.COM)
Ottime le relazioni, a cominciare da quella di Lisistrata.com (Adriana Bolchini Gaigher), appositamente venuta da Milano, che ha, appassionando il pubblico con la solita chiarezza ed efficacia delle sue argomentazioni, ricordando che l'islam non è una religione, ma un disegno politico di conquista e sottomissione. Per questo il "no" alla moschea non è un "no" alla libertà di culto, ma un "no" ad ospitare una struttura che rappresenterebbe una autentica enclave musulmana, come ha poi approfondito l'on. Pini, ma, soprattutto, un "sì" ai nostri Valori Tradizionali, alla conservazione della nostra Libertà.
Ha proseguito la Bolchini precisando inoltre il pericolo rappresentato dall’integralismo islamico, che sfortunatamente per gli italiani, i rappresentanti delle nostre istituzioni, hanno scelto come interlocutori privilegiati coloro che militano a sinistra, relegando gli islamici liberali e democratici, che sono la maggioranza, ad un ruolo marginale, senza tenere conto della democrazia e soprattutto del fatto che i soggetti a cui hanno dato troppo spazio sono autoreferenziali e non sono stati investiti dalla comunità islamica, dell’incarico che stanno assumendosi, semplicemente facendo leva sulla nostra mancanza di conoscenza delle differenze che esistono nelle diverse dottrine islamiche, sì da creare una vera e propria discriminazione nei confronti di tutti gli altri islamici, oltre che nei nostri perché le concessioni che vengono loro fatte, sono tutte a nostre spese e sulla nostra pelle. La Bolchini ha rimarcato inoltre che la cosa più grave però è che ciò su cui stiamo reclamando attenzione da molto tempo, è che non si tratta di timori infondati, ma esistono infinite prove documentate dai fatti tragici che hanno colpito in modo indifferenziato le comunità occidentali, partendo dai singoli casi in cui intellettuali di ogni tipo sono stati assassinati, a stragi di massa come negli attentati nelle metropolitane o alle due torri di New York o a ribellioni guidate ad arte per andare contro le ambasciate occidentali e bruciare le chiese, nonché uccidere religiosi cristiani.
Infatti, non si tratta semplicemente di esercitare il loro culto in perfetta libertà, ma si tratta di un progetto politico che vuole entrare nei sistemi democratici, servendosi degli stessi strumenti che la democrazia offre, per poter imporre la legge islamica su quella delle nazioni ospitanti, alle quali in cambio non offre nemmeno il rispetto della Costituzione.
Applausi che attestano che la vera Bologna, ieri sera, era al Baraccano e non a Palazzo d'Accursio.
Applausi che fanno ben sperare per il 2009, quando saremo ancora in tempo a ribaltare le scelte scellerate di questa giunta. La guerra è appena iniziata.

sabato 16 giugno 2007

E' QUESTO IL GOVERNO CHE CI MERITIAMO?

La pubblicazione delle intercettazioni telefoniche tra Fassino, D’Alema, Consorte, Ricucci ha portato lo scompiglio in una Unione già allo sbando dopo la sconfitta alle elezioni ed il caso Visco-Speciale.
Dal punto di vista politico quelle telefonate dimostrano con chiarezza almeno due cose:
a) La sedicente e autoproclamata superiorità e diversità morale degli eredi di Berlinguer è una favola, buona solo per imbonire i militanti;

b) Sono i DS il vero partito-azienda, come dimostra l’intreccio di politica e affari tra partito, Unipol, cooperative, ecc. che ancora una volta viene confermato da questa vicenda;
Ricordate il vituperato Craxi poltronista? Ebbene della cupidigia negli anni dell'Ulivo nemmeno una vignetta.

E' tempo del "redde-rationem": il gruppo finanziario che sta intorno al ’Corriere della sera’ ha puntato con i suoi giornali sul centrosinistra; ne e’ rimasto deluso e ora cerca di delegittimare l’intero schieramento politico semplicemente per sbarrare la strada a un eventuale ritorno di Berlusconi; ricordare Montezemolo ed il suo "proclama elettorale". Ormai si gioca a carte scoperte.
Tutti se ne sono accorti, solo solita accolita di coglioni non l'ha capito o forse finge di non capirlo, visto che gli italiani non son poi tanto sprovveduti: furbi si, ma non fessi. A Napoli si dice: "faccio o' fess pe nu gghi a 'uerra" (fo il fesso per non andare in guerra).
Ma dura minga. Già in Europa il vento ha cominciato a cambiare direzione: vedi Francia, Belgio e Finlandia, ed anche Germania...
"Repetita iuvant", sono soltanto le ultime baracconate, per non dire pagliacciate di questi sessantottini da strapazzo:
L’Italia rischia seriamente di perdere un miliardo di euro di finanziamenti europei per i ritardi nella progettazione del tracciato, dopo le proteste dei comitati NO TAV della Val di Susa, spalleggiati dalla solita sinistra radicale...
Inqualificabile l'episodio in piazza Monte Citorio. Il governo di Romano Prodi, uno dei più deboli della storia repubblicana, ha trovato modo di sfoggiare la forza facendo disperdere, con le maniere dure, gruppi di pensionati che protestavano per i loro assegni da fame. Ha usato, cioè, quella forza che, per precise disposizioni politiche, non aveva impiegato contro i no global e i “disobbedienti” che sabato scorso attaccavano e insultavano in tutti i modi le forze dell’ordine.
Sbugiardati sul caso Visco-Speciale. "Messo in cassaforte il voto in Senato, salvata la pelle del governo, si scopre – per l’ennesima volta – che la maggioranza ha fatto il gioco delle tre carte, grazie alla complice collaborazione di Marini, nascondendo in termini ufficiali ciò che tutti sapevano": la Corte dei Conti ha bocciato la nomina del generale Cosimo D’Arrigo a comandante Generale della Guardia di Finanza, in sostituzione del generale Roberto Speciale. Che, in termini più chiari, vuol dire una pessima figura del governo, accusato di aver cacciato in modo irregolare, senza motivazione, il Generale Speciale.
Sbugiardati sulle TASSE, Padoa Schioppa confessa: “La pressione fiscale ha raggiunto in Italia livelli elevati”. Ora auspica una diminuzione delle tasse: “Sarà necessario ridurre progressivamente le aliquote legali di prelievo”. Parole rubate agli eventi, alla critica dei governatori del Nord (“Sul fisco si rischia la rivolta”), alle relazioni di Montezemolo e di Draghi che mal si adattano a chi ha prodotto, firmato e difeso una finanziaria “lacrime e sangue”.
Sulle INTERCETTAZIONI TELEFONICHE. Sinistra garantista a giorni alterni. Vorrei richiamare alla memoria il comportamento duo Fassino-D'Alema "quando l’orologio del tribunale di Milano che ticchettava nel taschino di Saverio Borrelli suonò mentre a Napoli era in corso il G8 presieduto da Berlusconi. All’epoca il Cavaliere, neo presidente del consiglio, subì, e con lui il Paese, l’umiliazione di un avviso di garanzia consegnato davanti ai leader del mondo".
La serietà professionale calpestata sotto i piedi. Pier Luigi Magnaschi, direttore dell’Agenzia di Stampa Ansa (già alquanto vicina alla sinistra)viene licenziato in trronco per aver diramato, il 16 Luglio dell’anno scorso, un dispaccio in cui si affermava che "tutti i vertici del comando regionale della Guardia di Finanza in Lombardia sono stati azzerati in relazione alla vicenda delle intercettazioni telefoniche sul caso Unipol".
Per il momento mi fermo qua, tanto infierire su quelle facce di... bronzo è solo tempo perso. Oltretutto sai quante ancora ce ne saranno? Vedrete, cari compagni.
..

venerdì 15 giugno 2007

L’ESERCITO TRISTE DEI GRANDI

“”L’armamentario dell’umanità contemporanea funziona per opposti, oscilla continuamente tra visioni antagoniste, senza la capacità di comprendere gli opposti, (che pure esistono) e di trasferirli ad un ordine superiore. La scuola è la propaggine fisica di questa psicologia, il risultato di una visione piatta, a due dimensioni, dell’esistenza.
A sei, sette anni i bambini sono inquadrati nell’esercito triste dei grandi. Ed è osservabile la loro trasformazione.
Il gusto del gioco, il sogno, la freschezza delle impressioni, l’entusiasmo, l’adattabilità, il coraggio, vengono sostituiti giorno dopo giorno con l’apprendimento delle emozioni cosiddette umane: invidia, gelosia, rancore, ansietà, paura, il parlare eccessivo ed il mentire, e quelle deformazioni del viso che formano il repertorio di MASCHERE PER LA LORO ESPRESSIONE.
L’ingabbiamento della libertà del bambino è un’operazione dolorosa. Ma la dolorosità, come durante un lungo viaggio di sferragliare del treno, poco a poco non la sentiamo più, fino a diventare per noi tutt’uno con l’esistenza. La sua presenza diventa una costante naturale e, per assurdo, rassicurante, al punto che abbandonare la dolorosità sarà per l’adulto un’impresa quasi impossibile.
Paura e sofferenze sono ringhiere. Guai a perderle!
E’ più difficile eliminare la più piccola paura della propria vita che scalare una montagna.
””


(Da “Meditazioni”, di Silvio Berlusconi): “il puer aeternus”.

Esso dice molto sulla psicologia del suo successo perché ha saputo conservare intatta la capacità di sognare di un bambino: forse questo è il motivo dell’invidia che attrae su di sé.

lunedì 11 giugno 2007

L'AGGOGANZA DEL NS. GOVERNO NON SI FERMA NEANCHE DAVANTI AGLI STRATI PIU' DEBOLI DELLA SOCIETA'

Sono venuto a conoscenza che è pronta "la lista dei soggetti iscritti all'elenco del volontariato per la scelta del 5 per mille dell'IRPEF". Questa è una buona notizia.

Ma c'è qualcosa di sgradevole di cui non tutti i media ci informano: è da OLTRE un anno che le ONLUS lamentano di non aver ancora ricevuto dallo Stato quanto loro spettante dalle nostre dichiarazioni.

Altro che burocrazia come vorrebbero farci credere.
Questo è puro menefreghismo ai danni delle "organizzazioni e associazioni non lucrative di utilità e di promozione sociale" impegnate a sopperire alle carenze di questo Governo persecutore!

E non è finita perchè la notizia della ritardata erogazione fa il paio con l'altra, ancor più vergognosa, secondo cui il Governo, (visto il crescente introito) ha deciso di trattenere a sè la metà dell'ammontare da noi volontariamente sottoscritto.
Non vi pare che si stia rasentando l'illecito amministrativo?

Sento già che ci diranno: ma sono soldi che ha in cassa lo Stato, e può farne ciò che a lui piace. E no cari signori, questo è latrocinio!

Comincio seriamente a preoccuparmi, per i vecchi, per gli handicappati e per tutte le fasce deboli di questo Paese.

francoazzurro

IMPARIAMO A REAGIRE ALLE DIFFAMAZIONI ALLA NOSTRA RELIGIONE

Alla Biennale di Venezia, nell’ambito della programmazione è previsto per il 27 e 28 giugno 2007 uno spettacolo blasfemo e anticristiano "Messiah Game" del coreografo tedesco Felix Ruckert.
Secondo la "CADL" Catholic Anti-Defamation League, Messiah Game propone una versione masochistica e orgiastica della Passione di Gesù Cristo, dall’Ultima Cena alla Crocifissione, letta in chiave autolesionistica e pornografica.

Qui di seguito una lettera inviata dal medievalista francese Leo Muolin, autore tra l'altro di un pregiato testo su "La vita quotidiana dei monaci nel medioevo", a Vittorio Messori nella quale invita i cattolici e coloro che nella vita si ispirano al messaggio cristiano, a ritrovare il coraggio di reagire ai soprusi degli a-teisti.

""Il capolavoro della propaganda anticristiana è l’essere riusciti a creare nei cristiani, nei cattolici soprattutto, una cattiva coscienza; a instillargli l’imbarazzo, quando non la vergogna, per la loro storia... da tutti vi siete lasciati presentare il conto, spesso truccato, senza quasi discutere.

Non c’è problema o errore o sofferenza della storia che non vi siano stati addebitati. Invece io, agnostico ma storico che cerca di essere oggettivo, vi dico che dovete reagire, in nome della verità. Spesso, infatti, non è vero.

E se talvolta del vero c’è, è anche vero che, in un bilancio di venti secoli di cristianesimo, le luci prevalgono di gran lunga sulle ombre.

Ma poi: perché non chiedere a vostra volta il conto a chi lo presenta a voi? Sono forse stati migliori i risultati di ciò che è venuto dopo?

Da quali pulpiti ascoltate, contriti, certe prediche?""


Leo Moulin a Vittorio Messori
tratto da C.A.D.L. http://www.cadlweb.org/cms/it

venerdì 1 giugno 2007

Roger SCRUTON NE: "IL MANIFESTO DEI "CONSERVATORI""

( E' parte di un mio diario personale )

Pur non avendo avuto, da un punto di vista politico, una gioventù come Roger Vernon Scruton, devo confessare che questo personaggio comincia ad affascinarmi. Gli inglesi in genere non mi piacciono, così è per Scruton pur essendo inglese. E’ il primo inglese che comincio ad apprezzare perché è “uno dei pochi maestri coraggiosi del pensiero occidentale”.Se penso al presente proiettato nel futuro, sebbene sia tendenzialmente ottimista, vedo un orizzonte con molte nuvole. Nuvole che potrebbero essere diradate sol se ci fosse una gioventù acculturata, di buon senso e di maggiore responsabilità nei doveri, oltre che nei diritti.
Il tradizionalismo dichiarato da Scruton mi affascina perché vede nell’invasione islamica dell’Europa più che un nemico, un conquistatore fanatico, prepotente ed assassino, un usurpatore della libertà, dello stile di vita e della tolleranza; perché da vero cristiano, non bigotto ma saggio e di buon senso, combatte per la preservazione dei valori secolari del nostro Continente, quali il matrimonio fra sessi diversi, la famiglia, la libertà dello stile di vita e crede nell’amore verso la propria patria; è per la giustizia sociale, ma non per quella impregnata di illuminismo laddove considera “egalitè” omogeneizzazione dei costumi. A questo credevo quando ero PIU' GIOVANE pensando, come Rousseau, che tutti fossimo uguali fin dalla nascita: non è vero, come si nasce si vive, si può crescere, migliorarsi, ma se non hai peli sullo stomaco e sul cuore resti tale.
Se tutto questo è essere conservatori, ebbene si, sarei un conservatore, un conservatore che combatte per conservare le migliori tradizioni dei nostri antenati che hanno combattuto, o meglio sono stati costretti a combattere per il bene dei figli.
Per questo sono e sarò un disubbidiente. Ammiro don Lorenzo Dilani ma non quando dice che “l’obbedienza non è una virtù” perché questo assunto è stato accolto ed elaborato da coloro che per la loro libertà schiacciano i propri simili fino a compiere genocidi. Mi piace Scruton quando afferma che il primo genocidio della storia è stata nella Vandea ad opera degli illuministi-giacobini, quei giacobini che hanno influenzato il pensiero marx-nazista che tante stragi efferate ha compiuto in nome del materialismo storico, razzista e tronfio di spocchiosa autosufficienza.
Così come mi piace la sua attualità quando afferma che il suo conservatorismo va al di là della divisione fra destra e sinistra: convenzione nata nella rivoluzione francese quando il Terzo Stato sedeva alla sinistra del Re. Così come ancora coglie nel mio cuore-pensiero quando definisce Nietzsche un pazzo-egocentrico, incapace di vivere di compromessi.

OSCENE LOTTIZZAZIONI - LO SPOIL-SISTEM DEL GOVERNO PRODI

Mi verrebbe da dire: signori politici italiani avete visto come si fa campagna elettorale? "Vadino" a prendere lezione dai vostri amici e compagni francesi; avete visto quanto cuore e quanta testa hanno espresso Sarko e Sego? Ma so che questa invocazione è buttata al vento.Mica possono capire? Tutti presi ad accaparrarsi comode poltrone a sbafo del popolo bue. La politica è passione, è impegno civile, è capacità di coinvolgimento. Tutte cose, che prive di passione morale ed etica individuale, che fa della politica un'attività tra le più nobili, scade a pura conquista del potere. Il decadimento morale del nostro Paese sta tutto qua. Avete visto quali e quante lottizzazioni sono seguite dall'ultima elezione? Andate a vedere all'Antitrust, alla Consob, alla Cassa depositi e Prestiti, alle Ferrovie, alle Attività portuali, all'Isituto Luce, alla Finmeccanica, all'Agenzia delle Entrate e qui mi fermo, per il momento. Enti statali beneficiati da uno spoil-sistem come mai si era visto in Italia. Per carità, nulla da dire sulle loro qualità.
Ma gran parte di questi Enti sono stati occupati da personaggi riciclati o lottizzati mediante un sistema perverso che fa dell'Italia il Paese delle satrapie; e tutti della stessa cordata che fa capo a Prodi e a Padoa Schioppa.
Francesco Pugliarello
Da: L'Opinione del 15.05.2007

IL BOOMERANG DELLA MELA AVVELENATA (Anno Zero e l'attacco al Vaticano)

(In un’intervista Santoro riconosce onestamente la sconfitta)

Il Vaticano processato in televisione col supporto del famoso filmato della BBC “Sex crimes and the Vatican” ha visto un monsignor Fisichella, rettore della Pontificia Universita' Lateranense, in grande spolvero. Con il sostegno di don Fortunato Di Noto, tra i primi al mondo a caccia di abusi sessuali sui bambini via internet, ha neutralizzato l’attacco portato dal circo mediatico-culturale che fa capo al relativismo imperante.
Non so quanti di questo circo siano rimasti a bocca asciutta dopo aver pregustato il succulento battage mediatico che ha preceduto l’evento prodotto dalla BBC che però, in giro per il mondo, si era rilevato inutile e raccapricciante ma che in Italia ha avuto la sua battuta d’arresto.
Chi ha seguito la trasmissione di Santoro, avrà notato che il conduttore aveva aperto “Anno zero” col solito piglio inquisitorio nei confronti di una Chiesa cattolica, a suo avviso, colpevole di coprire impunemente reati commessi da un numero incommensurabile di preti che, ad onor del vero, secondo don Noto, nel nostro Paese si contano non più d’uno su cento casi.
A fronte di un attacco frontale da istrione giggioneggiante di Santoro (nell’occasione più Toro che Santo), il vescovo ausiliario di Roma ha reagito in maniera composta e decisa con parole chiare e convincenti: "chiunque sa, denunci questi fatti, purché ovviamente siano veri". Dopo aver seguito con attenzione il documentario della Bbc su alcuni casi clamorosi di abusi sessuali ad opera di preti operanti nel mondo anglosassone, ha sostenuto che la pedofilia "è tra i crimini più orribili e tremendi, al punto che non può esserci omertà alcuna, non può esserci ignavia, nessuna forma che possa far pensare a nascondimenti". "Questi preti “delinquenti” - ha detto il vescovo a commento del documentario - hanno gettato discredito sulla grande maggioranza di preti onesti, che tutto fanno pur di dimostrare la correttezza della loro vocazione". Essi "hanno creato una situazione di scandalo, disagio e mancanza di credibilità che è un danno incolmabile e va sanato quanto prima".
Il Vaticano, posto sotto assedio con l’accusa di aver coperto nel tempo casi del genere, ancora una volta ha mostrato fermezza, e la decisione di portarli allo scoperto anche in sede di giustizia civile è testimonianza di grande sensibilità etica e morale: una presa di posizione netta che riscatta definitivamente il Vaticano e la Chiesa tutta.
Sul piano giuridico, sia sul principio del segreto processuale, sia sui termini di prescrizione per “reati disumani come questi”, il Vaticano, mai come questa volta, ha dato una sonora lezione di civiltà che il nostro Paese dovrebbe prenderne atto laddove il sacrosanto segreto d’ufficio nel processo civile è un colabrodo ed il termine di prescrizione di questi reati è di 28 anni a fronte di quello civile è di appena 10 anni.
Stiamo certi che dopo questa batosta pubblica l’agguerrita formazione dei persecutori mediatici di area atea che proviene dalla cultura radical-massone, con le sconfitte subite nel referendum popolare del 2004 e nei Dico di piazza San Giovanni, in attesa di riprendere in altri momenti il contrattacco su qualche altro punto, per un bel po’ di tempo metterà il silenziatore.