venerdì 19 aprile 2013

IL PD IN FIBRILLAZIONE A CAUSA ONDIVAGHISMO E DEI GIGANTI ESTREMI DELLA POLITICA

La sconfitta di Romano Prodi all'elezione a Capo dello stato e le contestuali dimissioni di Rosi Bindi dalla presidenza del PD segnano l’agonia della sinistra italiana. Un’agonia che si appalesa alla presenza di un Bersani ondivago e testardo. Ondivago e incapace di reggere alla prova della prima vittoria decisa dalle urne del del 24 e 25 febbraio 2013. E’ il destino di una sinistra italiana dalla testa calda, incapace di gestire con intelligenza ciò le responsabilità che il destino e il popolo gli avevano assegnato. “Ondivaghismo” storico che affonda le radici nella lontana e famosa scissione di Livorno, tra un ingenuo massimalismo e un inadeguato riformismo: capeggiato, il primo da un Bersani al carro di un Vendola estremista-sognatore (fuori da ogni realtà) ad un riformismo renziano che si salda con una richiesta di forte ricambio generazionale spinto da un “grillismo” irrefrenabile, e per certi versi alquanto irresponsabile rispetto alla crisi che il PAESE sta attraversando. Per chi mi conosce ho sempre sostenuto quanto ebbe a dire il grande statista Francesco Crispi in Parlamento fin dai primi anni del secolo scorso circa il vizio della diversità della sinistra nostrana, fonte di un peccato d’origine per il quale : “La sinistra italiana non sa governare e non fa governare…”. Francesco Pugliarello (alias francoazzurro)