mercoledì 7 luglio 2010

RIPRISTINARE IMMEDIATAMENTE L’INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO AI DOWN

Signor Ministro on. Giulio Tremonti

RIPRISTINI IMMEDIATAMENTE L’INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO AI DISABILI DOWN

Un popolo è civile quando ha un governo che rispetta e fa rispettare le minoranze.
Gli emendamenti restrittivi sui disabili veri, in via di approvazione in Commissione bilancio
non danno questo segnale. Il primo comma dell’articolo 10 della manovra di finanza pubblica in dirittura di arrivo, peraltro giustamente privata della discussione assembleare con la fiducia, restringe e addirittura abroga le decennali lotte condotte dalle associazioni di famiglie per vedere affermati i diritti dei ‘deboli’ del nostro Paese. Nessun Paese dell’Unione europea si sognerebbe di intaccare diritti che negli ultimi trent’anni hanno garantito, sia pure in modo insoddisfacente, un crescente livello di autonomia delle persone disabili. Finanche nella Gran Bretagna della Tatcher il welfare per i disabili è sempre stato salvaguardato, anche nei momenti di forte crisi economica. E’ il caso dell’indennità di accompagnamento che viene cancellata dalla miope e dilettantistica incompetenza del presidente di questa Commissione del Senato, riferita nella specie ai genitori e famiglie di persone affette da sindrome di Down.
Come madre di anni 70 con un figlio down di 32, ritengo questa proposta oltre che
vessatoria, offensiva perché non tiene conto delle difficoltà che un genitore deve affrontare economicamente e fisicamente nella cura dei bisogni e delle attività quotidiane, anche le più
ovvie ed elementari, di queste persone.
Signor Ministro la prego di cassare questo emendamento e d escogitare tutti i sistemi per inasprire il controllo sui falsi invalidi: uno scandalo che l’Italia non può più sopportare (sono più del doppio che in ciascuno dei Paesi dell’UE).
Nel caso contrario, io madre di Fabio mi farò promotrice di un caso eclatante:
consegneremo i nostri figli a casa Sua e del presidente della Commissione Azzollini. Ve li lasceremo a malincuore per un breve periodo affinché prendiate coscienza delle difficoltà obiettive della vita quotidiana di queste meravigliose e docili persone e dei relativi costi che noi famiglie sopportiamo.

Confidando nella sua sensibilità e comprensione, la saluto cordialmente.

Maria Del Prete - Firenze