lunedì 18 giugno 2007

Le mostruosità giuridiche del Sindaco Cfferati circa la MOSCHEA

Lorenzo Tomassini - consigliere comunale di Forza Italia, ha realizzato un breve intervento in qualità di ospite e di persona informata sui fatti, poiché il tradimento perpetrato contro i bolognesi dalla giunta Cofferati, è stato portato a termine fuori dagli spazi e dai percorsi istituzionali, impedendo perciò all’opposizione la minima possibilità di intervento o anche solo di dialogo, in perfetto stile soviet.
Il consigliere ha spiegato nel dettaglio alcuni dei punti più salienti, nei quali si configurano violazioni di diritti a danno, non solo dei cittadini di Bologna, ma anche della Costituzione Italiana, nel disprezzo delle regole che permettono ad un sistema complesso come la società umana di interagire nel rispetto delle leggi che prevedono la tutela dei diritti di tutti i cittadini, da qualunque nazionalità o religione provengano.
Fra le irregolarità spiccano alcuni punti critici, che non avrebbero mai dovuto essere presi in considerazione:
Valutare una zona come terreno agricolo, calcolarla in termini economici e soltanto dopo trasformarla in terreno residenziale, rappresenta un grosso danno economico alla città di Bologna.
Mettere sotto la tutela dell’UCOII i nuovi immigrati spostando dentro al centro le strutture di accoglienza e gli alloggi comuni configura una violazione delle regole istituzionali. Lo Stato Italiano è stato sovrano e nessuno ha il potere giurisdizionale sul suo territorio e viola i diritti dei cittadini italiani.
Destinare un terreno così ampio di verde a zona residenziale potrebbe configurare un altro reato di alienazione del patrimonio ambientale per trasformarlo a uso improprio.
Favorire già con un contratto una serie infinita di possibilità di destinazioni delle aree interne a attività così difformi fra loro è un altro atto che non appare regolare.
Stabilire l’uso della lingua italiana fatta eccezione per la liturgia, ma anche per argomenti correlati alla fede e alla religione implicita un’altra violazione dell’obbligo a che tutte le attività siano controllabili e svolte entro il rispetto della Costituzione e delle Leggi italiane.
Definire molte delle attività e delle proprietà sotto la sfera religiosa, rappresenta più di una irregolarità in quanto toglie allo Stato italiano il potere di intervenire in caso di irregolarità e non rispetto delle leggi italiane, fra le quali il separatismo fra i sessi, che crea un danno alla popolazione islamica femminile, infatti nel testo è ripetuta più volte questa frase: “spazio destinato al culto per uomini e donne” che ammette il separatismo fra i sessi, cosa questa inaccettabile in italia per il nostro ordinamento giuridico e soprattutto per il rispetto dei diritti delle persone e della Costituzione.
E DULCIS IN FUNDO:
Stabilire una commissione di controllo costituita da 6 membri, con 3 persone scelte dagli islamici e 3 dal Comune di Bologna, è come dire che i controllati sono gli stessi controllori ed è una procedura che va contro le leggi italiane oltre che contro il buon senso.

Ora inizia la vera battaglia democratica, che servirà a difendere la democrazia, i diritti di tutti i cittadini, anche coloro che immigrati un giorno diventeranno italiani, in quanto garantisce a tutti gli stessi diritti e doveri e non discrimina, fra sessi, politica, religione, etnia o altra variante legale.
Il successo tributato dal pubblico e dall’aver raggiunto il numero che serve per avviare il referendum, ci fa sperare di aver iniziato un cammino che ci condurrà verso la giustizia e non verso l’ignominia. (da LISISTRATA.COM)

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