sabato 6 dicembre 2008

DOMENICI AZZOPPATO DA TROPPA AMBIZIONE PERSONALE

Ha anche il coraggio di dire che lo avrebbe fatto per decentrare il campo sportivo del Franchi, poi subito dopo si riprende affermando, in un impeto di onestà, inconsueto nella politica nazionale: “ L’ho fatto per intitolare il nuovo impianto a mio nome”… “La verità è che sono tifoso viola da quando avevo sei anni!”. Per questa ambizione una giunta decapitata: due suoi assessori dimessi perché indagati per corruzione, accusati di aver favorito gli interessi del proprietario dell'area, Ligresti.
Caro Domenici, hai voglia di incatenarsi sperando che i suoi concittadini si moveranno a pietà dopo le fallimentari gestioni amministrative che hanno gettato nello scompiglio la nostra città: potrei dire, bene farebbe a incatenarsi penzoloni dal Ponte Vecchio, ma poiché apprezzo la sua sincerità, preferisco che lo facciano altri al posto suo. Altro che campo sportivo! Ben altri sono i problemi di Firenze che un campo sportivo…!
Sarà pure Domenici una persona moralmente sana in questo marciume politico, ma il fatto che nelle sedute di Giunta e nei consigli plenari poche volte si presentava, preferendo fare il notaio dietro le quinte, questo non è da responsabile di una città difficile come Firenze. Credendo di fare il ‘liberale’ ha lasciato gestire tutto a Cioni ed a Matulli, il primo Sceriffo” tuttofare , il secondo patron della maledetta tramvia della discordia, senza pensare che il responsabile finale era lui e soltanto lui. Spero si ricorderà come trattò da sudditi i cittadini che vinsero il referendum contro la tramvia. Ora impreca e sporge querele a gogò (a l’Espresso, a La Repubblica, alla De Zordo), immagino gridando al tradimento contro la sua stessa giunta rossa multicolore e rifondarola. Ma La goccia che ha fatto traboccare il vaso è l'inchiesta giudiziaria sullo sviluppo edilizio dell'area di Castello per cui la Procura presume che si sia mosso per favorire Ligresti e Della Valle su terreno di Fondiaria.
Piangere sul latte versato, o meglio ‘rancido’ come rancida ha ridotto Firenze, non serve a niente. Tanto le procure si sono svegliate, caro Sindaco. Attento alla sorte che faranno le rosse Campania, Lazio, Abruzzo e forse anche la Liguria. “Sono schifato della politica, ora lascio” sperando nel soccorso veltroniano ovvero rinunciando alle promesse di una poltrona in Europa come Bassolino (che sicuramente accetterà per non farsi processare), a noi poco interessa. A noi cittadini di buon senso basta che lasci quanto prima la poltrona di Palazzo Vecchio.