martedì 19 giugno 2007

CRISTIANOFOBIA, UNA REALTA’ PASSATA SOTTO SILENZIO

Parliamo finalmente di cristianofobia: caccia ai cristiani dal Kashmir a Rabat ad opera degli ISLAMISTI=ESTREMISTI ISLAMICI.
Guai a dire che é in atto una guerra di religione, non é politicamente corretto, e per una volta sono d’accordo anch’io, anche se le mie conclusioni di “politicamente corretto” NON hanno NULLA.
Non c’è NESSUNA guerra di religione! Per combattere una guerra ci devono essere DUE eserciti che si fronteggiano ad armi pari.
Avete mai sentito di un “commando” cristiano che ha sequestrato tre impiegati di un casa editrice di corano, li ha torturati per ore e li ha sgozzati? (cosce, testicoli, ano e schiena di uno del gruppo, esaminato dal patologo, http://www.lisistrata.com/cgi-bin/tgfhydrdeswqenhgty/index.cgi?action=viewnews&id=1448 e giunto in ospedale ancora VIVO, sono stati dilaniati a colpi di coltello. Le sue dita sono state tranciate fino all’osso)

Avete mai sentito di ragazzine islamiche decapitate e le teste gettate a mo’ di sfregio davanti a una moschea?
E di un imam ucciso a coltellate o che gli hanno sparato?
E di case di musulmani o moschee date alle fiamme?
O di cristiani condannati in un paese a maggioranza cristiana per essersi convertiti all’Islam?
NO, NO, NO mille volte NO. Quindi dov’è la “guerra di religione”?

Quello che sta succedendo fra islamici e cristiani non è un conflitto, ma UNA FOLLE PERSECUZIONE dei primi verso i secondi nel totale silenzio delle Istituzioni europee.
I cristiani sono le vittime sacrificali dell’odio dei fondamentalisti e dell’inettitudine dell’Occidente, che nel timore di offendere la “cultura” musulmana, chiude gli occhi sul genocidio dei cristiani in atto ovunque abbiano la sventura di condividere la nazione di appartenenza con gli islamici.
Io vedo solo terribili PERSECUZIONI e tutte a danno dei cristiani.

In Kashmir, un gruppo di militanti islamici, ha rapito e decapitato Manzoor Ahmad Chat, un cristiano evangelico di 33 anni. La testa dell’uomo è stata lasciata all’ingresso di una moschea, chiusa in una scatola di plastica. L’anno scorso, un predicatore cristiano era stato ucciso allo stesso modo. Negli ultimi mesi, dopo l’omicidio di don Santoro, sono stati centinaia gli episodi di intolleranza violenta, spesso con vittime, che hanno visto gruppi di fondamentalisti islamici aggredire in vari paesi soprattutto due simboli “dell’apostasia e del politeismo”: centri cristiani e Internet cafè (questi ultimi perché veicolano immagini di donne discinte e ideologie “pagane”).

Una scia di sangue che non conosce requie, la cui barbarie è sempre più sconvolgente : cinque ragazzine sgozzate in Indonesia mentre andavano a messa. Quattro sacerdoti sono stati trucidati in Nigeria e ultimamente è stato attaccato e distrutto il Bible bookshop di Gaza; ancora in occasione di Pasqua, padre Pizzaballa, della custodia di Terrasanta, ha denunciato l’espulsione silenziosa di decine di migliaia di palestinesi cristiani, spesso a seguito di episodi violenti, dai Territori dell’Anp.

Peggiore ancora è la situazione dei cristiani in Iraq, come è noto, così come in Pakistan, mentre nella stessa “laica” Algeria addirittura una nuova legge punisce con due anni di prigione e 10 mila euro di multa i cristiani che tentino di fare proselitismo tra i musulmani.

Non è non è il prodotto di un particolare coordinamento tra gruppi terroristi ma la conseguenza orribile di una campagna preparata da alcuni grandi ulema, spesso gli stessi invitati negli appuntamenti di “dialogo interreligioso”, come e Tarik Ramadan, che si dedicano a tollerare nel silenzio questi massacri e talvolta con grande solerzia come Yusuf al Qaradawi, ogni settimana dalla T.V. Al-Jazeera, a spargere odio contro i cristiani, mentre parlano di “dialogo”.
Il loro “dialogo interreligioso” è fatto di teste decapitate e di arti mozzati, di torture inimmaginabili, di odio e se qualcuno gli fa notare che sono LORO i carnefici e i cristiani sono le VITTIME, se gli si fa notare che una religione non condanna a morte chi appartiene o si converte ad una religione diversa, scatta l’accusa di “islamofobia” e immancabilmente si arriva alla fatidica frase “non facciamone una guerra di religione”.

Infatti non lo è. E’ un genocidio e i cristiani saranno spazzati via dalle terre musulmane, se l’Occidente non si muoverà a loro difesa.

Persino nelle nostre nazioni, in Italia, in Francia in Inghilterra questa campagna d’odio contro i cristiani e contro gli atei, è portata avanti SOTTO i nostri occhi, senza che i governi intervengano con leggi severe a impedire di allevarci “serpi in seno” che in una mattina di un giorno qualsiasi porteranno morte e distruzione nelle nostre città.

Perché l’Occidente odia se stesso a tal punto? Domanda che richiede risposte concrete e operative.

Persino:
IL GRAN MUFTI,GRIDA AL TRADIMENTO DELL’ISLAM
Un tradimento dell’Islam”.
Cosi’ il presidente della ”Direzione di stato per gli affari religiosi” Ali Bardakoglu, definito anche (non del tutto propriamente) il ‘Gran Mufti” di Turchia, ha qualificato l’eccidio. ”L’omicidio non si puo’ giustificare con alcun valore sacro. Un omicidio cosi’ aberrante e’ un peccato gravissimo. E’ un tradimento dell’Islam” - ha dichiarato Bardakoglu ai media turchi.

(tratto ed elaborato da: lisistratablog.wordpress.com/

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