venerdì 30 maggio 2008

I misteri su THOR, perché il Governo non lo prende in considerazione?

da L'Occidentale.it
Venerdì 30 Maggio 2008
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Emergenza rifiuti

di Francesco Pugliarello

Da una serie di recentissimi contatti avuti dal sottoscritto con il dottor Paolo Plescia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), inventore di un impianto di riciclaggio indifferenziato dell’immondizia le cui caratteristiche tecniche ho illustrato in un precedente articolo, [http://www.loccidentale.it/articolo/per+affrontare+lo+smaltimento+dei+rifiuti+c%27%C3%A8++%22thor%22%2C+ma+pochi+lo+sanno] lo scienziato ci rivela che il suo “dispositivo” verrà immesso sul mercato entro l’anno. Sicuramente la notizia non piace ai magnati degli inceneritori. A ben vedere l’interesse mostrato dai media per l’innovativo sistema di riciclaggio dei rifiuti, dopo il boom iniziale dei primi mesi di quest’anno, si è andato via via sgonfiando: si son ben guardati dal proseguire la sua diffusione, forse perché in fase di sperimentazione o magari proprio per la sua semplicità ed il basso costo/ricavo.

THOR è l’acronimo di “Total House Waste Recycling” o riciclaggio completo dei rifiuti domestici, un vero e proprio divoratore di rifiuti urbani. Trattasi di una tecnologia radicalmente innovativa, ideata e sviluppata interamente in Italia dall’equipe del Plescia che fa capo al CNR-ISMN (Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati), realizzata in collaborazione con la Società privata ASSING di Roma. Ogni giorno che passa la soluzione dell’emergenza rifiuti in Campania si fa sempre più complessa e di difficile soluzione e di THOR non se ne parla nemmeno in ipotesi. Bisogna correre ai ripari, tamponare le centinaia di falle lasciate aperte dai precedenti commissari (4 in 12 mesi), prima che il “generale” caldo acceleri l’imputridimento delle migliaia di tonnellate di spazzatura disseminate nelle strade di Napoli e provincia, afferma Bertolaso; bisogna far fronte alla criminalità che, vedendo in prospettiva esaurirsi una lauta fonte di guadagno, per ritorsione appicca i roghi al nuovo corso politico (solo nella giornata di avantieri sono stati oltre cento gli interventi dei vigili del fuoco) con le conseguenti esalazioni di fumi venefici, rendendo ancor più irrespirabile l’aria campana e di THOR nemmeno l’ombra.

A queste calamità si è aggiunta una nuova tegola sul Governo, sollevata ieri in Commissione ambiente alla Camera dal presidente dell’Arpac, Luciano Capotondi. Rileggendo il decreto rifiuti del 24 maggio, con malcelata ingenuità, osservava una grave lacuna laddove all’articolo nove, comma due, in assenza di un ciclo integrato per la ripartizione e il recupero dei rifiuti, non figurava nulla che nelle dieci discariche previste possa essere impedito di finirci dentro, compresi i rifiuti pericolosi come quelli bruciati in strada e le ceneri dei futuri inceneritori. La normativa tecnica dell'UE alla quale Bertolaso si è riferita in tal caso è sibillina: essa prevede prioritariamente la messa in sicurezza delle discariche che serve a contrastare lo sversamento del percolato in falda. E’ quanto Bertolaso sta facendo. L’urgenza, non consente deroghe, è un’occasione per tamponare l’emergenza. D’altro canto il sottosegretario all’emergenza ha annunciato che nei prossimi giorni si recherà a Strasburgo presso la Commissione ambiente per illustrare la situazione (prima che sopravvenga un’altra infrazione). Si sta procedendo al carotaggio e alla bonifica di alcune di esse per adeguarle alla predetta normativa. Purtroppo questo ritarderà di almeno due settimane l’utilizzazione di quella del territorio napoletano (Chiaiano) delle dieci discariche previste, e nel frattempo potrebbe inasprire gli animi. Ma tant’è. Insomma non si comprende perché in uno stato di disastro ambientale come quello che incombere sulla Campania non si sia proceduto ad adottare, almeno in via temporanea, questo dispositivo del CNR. Sarà pure un palliativo, ma rappresenterebbe un segnale di grande attenzione dello Stato in quella martoriata regione.

Preoccupato dalla situazione ambientale in Campania che presenta mille sfaccettature, Silvio Berlusconi oggi torna a Napoli e lo fa subito dopo il Consiglio dei Ministri, il secondo del suo governo. Quello che maggiormente sorprende è la sua mancanza di coraggio. Mentre da un lato mostra, giustamente, i muscoli con presidii militari, dall’altro non prende in considerazione, ancorché in via preliminare, l’adozione di un impianto innovativo, tanto celebrato dallo stesso CNR. Secondo i calcoli degli esperti, poiché Napoli e provincia producono 7mila tonnellate al giorno di immondizia e un THOR ne “macina” 8 all’ora, basterebbero 36 THOR e una spesa di 72 milioni di euro per dire addio alla produzione di “mondezza” giornaliera. Mentre con 100 “macinatori” THOR in un solo anno potrebbero sparire 7 milioni di tonnellate di “ecoballe” accumulate nei decenni. Con una spesa di costruzione 33 volte inferiore, è anche in grado di ricavare cinque volte l’energia per chilo rispetto a un inceneritore tale da alimentare numerosissimi riscaldamenti centralizzati evitando siti di stoccaggio, raccolte differenziate, discariche e quant’altro. A questo proposito, interpellato dal sottoscritto se avesse ricevuto qualche proposta dal Governo, Paolo Plescia sorprendentemente mi risponde: “Non ritengo di voler avere a che fare con la politica, di qualunque colore essa sia, sopratutto in Campania, ove già esiste un "piano rifiuti" che prevede la sola termovalorizzazione e la messa a dimora”. Dichiara inoltre (essendo giustamente titolare esclusivo del diritto derivante dalla sua invenzione, secondo la norma del dls del 10 febbraio 2005 n.3) di aver “già affidato l’utilizzo della sua “creatura” in mano privata perché vengano realizzati impianti per rifiuti speciali, da affidare sempre a società private”.

Stante le sibilline risposte dello scienziato, non ci è dato sapere se sia stato ceduto a qualche ditta straniera, in tal caso sarebbe segno di cinismo. Nel mese di febbraio (14.febbraio 2008) un comunicato stampa a firma dell’a.d. di ASSING S.p.A., Renato de Silva, concludeva la presentazione di questo impianto con la seguente frase: “Ci auguriamo ovviamente che per quella data l’emergenza rifiuti in Campania sia stata completamente risolta, ma ASSING SPA si rende ovviamente disponibile a portare il proprio know how quale possibile contributo alla soluzione della problematica emersa”.

Siamo curiosi di conoscere cosa è successo da allora ad oggi. Perché Plescia e De Silva si sono defilati impedendo di rendere pubblica la loro “creatura”?
Che sia un fallimento o che dietro le quinte si nasconda qualcos’altro di inopinabile? A meno che il loro mercato di riferimento siano i rifiuti speciali perché le quantità da trattare sono minori e le tariffe di smaltimento sono maggiori di quelli urbani, quindi si riesce a rientrare dell'investimento in meno tempo, con minori quantità di rifiuti! Se così fosse, ce lo dicano pubblicamente; non reino illusioni nella gente! Eppure ai primi di febbraio (ho la conferma) che Plescia si è recato nell’isola chiamato dal Comitato Cittadino di Ischia per la Promozione di Politiche Alternative per la Gestione dei Rifiuti per presentare alla cittadinanza e alla municipalità la sua invenzione!

In attesa di conoscere la ragione di questo singolare black-out, non possiamo che augurarci che THOR, frutto dell’indiscusso genio italiano, sia quanto prima preso in considerazione dai grandi media e dagli organi competenti, almeno per verificare le sue tanto decantate prestazioni, nella speranza ch’esso sia in grado di risolvere il problema dei RSU del nostro Paese e riscattarlo dalla vergogna che hanno insozzato la sua immagine nel mondo. E’ un rischio che come Napoli, secondo l’Eurispes, molte città italiane non possono correre, vista la prossima saturazione delle discariche e delle enormi speculazioni sui rifiuti che, come una mucca da mungere, alimentano corruzione e clientelismo della peggior risma dovunque il problema si presenta.

[http://www.loccidentale.it/autore/francesco+pugliarello/i+misteri+su+thor%2C+perch%C3%A9+il+governo+non+lo+prende+in+considerazione%3F.0052069]

mercoledì 21 maggio 2008

AL MOMENTO è MARONI IL MATTATORE DEL GOVERNO BERLUSCONI

Non mi attardo a ripetere ciò che tutti domani leggeremo sui giornali, ma vorrei sprimere l’impressione avuta dalla diretta della conferenza stampa di Napoli. Quel che voglio rappresentare è che il vero vincitore della partita è il ministro dell’Interno Maroni che è riuscito ad imporre al governo le posizioni della Lega.

È’ passata infatti (nel disegno di legge, non nel decreto) l’istituzione del reato di immigrazione clandestina. Intanto si è capito che Maroni non scherza e non farà certo il passacarte, come dimostra che:
1°- ha impedito i matrimoni di comodo;
2°- ha reso reato chi affitta appartamenti a immigrati irregolari;
3°- ha fatto passare, con maggiori inasprimenti, tutte le direttive varate dall’UE
sugli immigrati, comprese l’espulsione immediata dei clandestini, le loro impronte digitali e l’inserimento di queste nella banca dati europea,
il DNA per i ricongiungimenti dei figli (che in Francia la sinistra aveva impedito tre mesi addietro), ciò che le sinistre italiane ruffiane e supine dei satrapi stranieri avevano impedito di varare;
4°- che è intenzionato a far passare il federalismo fiscale;
5°- che è scomparsa dal decreto la modifica del codice di procedura penale in odore di provvedimento a favore di Berlusconi, che avrebbe permesso di sospendere i dibattimenti per reati commessi prima del dicembre 2001 dando la possibilità agli imputati di chiedere il patteggiamento. Con la sua aria di alunno disciplinato ma risoluto, Maroni sarà uno degliuomini di punta di questo governo.
L’avvocato Maroni non è il volpone democristiano Pisanu, ma il sornione e beffardo uomo da cabaret che questa volta si è messo di buzzo buono. Teniamolo d’occhio.
Ora attendiamo l'esploit degli altri ministri, come quello della cultura nazionale Bondi.

francesco.pugliarello


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IL MANIFESTO DELL’ODDII PER GLI IMMIGRATI IN ITALIA

Faccio mio il seguente manifesto dell’O.D.D.I.I. del quale sono il rappresentante per la Toscana.

Esso sta per essere presentato ai nostri amici presenti nel Governo Berlusconi perchè lo realizzino al meglio.

Questo manifesto, già pubblicato sui documenti ufficiale dell’ODDII:

http://www.oddii.eu/manifestioddii/benvenutiinItalia.html

è stato scritto da Flavio Berlanda e Adriana Bolchini, seguendo l’esempio del primo ministro australiano PETER COSTELLO e dato che lo abbiamo trovato condivisibile in molte sue parti, abbiamo deciso di farlo diventare il nostro manifesto verso gli immigrati in Italia, con tutti gli adeguamenti relativi al nostro tessuto sociale, ai nostri usi, costumi e soprattutto alla nostra Costituzione e alle nostre leggi, poiché vorremmo anche noi poter accogliere gli immigrati con un: BENVENUTI IN ITALIA.
Vi comunichiamo che lo invieremo ai ministri del Governo Berlusconi che sono in diretto contatto con il problema immigrazione, affinché facciano loro le nostre istanze

PREMESSA:
Gli italiani sono un popolo per propria natura accogliente e favorevole all’immigrazione, in quanto sono consapevoli che la loro civiltà è frutto dell’apporto di altre culture, tradizioni, conoscenze diverse che le hanno potenziato quell’ingegno, quella fantasia e quella creatività che ha portato gli italiani a distinguersi nel mondo.
Ma la mescolanza tra i popoli può portare a due distinte forme di convivenza:
il pluralismo e il multiculturalismo.
Noi riteniamo Il pluralismo positivo, perché integra le diversità arricchendole.
Al contrario il multiculturalismo stimola e favorisce le singole identità, mantenendole separate dagli altri gruppi e perciò divide le società in compartimenti stagni e talvolta ostili .
(Questo concetto lo sosteneva già Orazio, nelle Epistole).

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Da alcuni anni, sul territorio italiano sono aumentate notevolmente le immigrazioni e noi abbiamo cercato di fare in modo che gli stranieri si potessero sentire in Italia come parte di noi, tuttavia ci sono questioni che coloro che sono arrivati nel nostro paese e, a quanto sembra, anche qualcuno dei nostri concittadini nati qui, devono capire, soprattutto in riferimento alle molteplici situazioni negative che hanno reso la vita degli italiani e anche di moltissimi stranieri insostenibile. E’ stato creato un grosso danno da coloro che hanno favorito l’ipotesi che l’Italia dovesse diventare una società multiculturale e vedevano l’apertura indiscriminata delle frontiere come un evento positivo.

I sintomi dell’errore contenuto nel multiculturalismo si notano già nel nostro Paese, poiché si sono create sacche di popolazione che vivono in modo totalmente scollegato dalla nostra comunità, con proprie regole, usi e costumi a noi ignoti e in molti casi inaccettabili sia dal punto di vista sociale, che legale. Questo crea negli italiani una pericolosa crisi di identità e favorisce il dissolvimento della nostra sovranità ed infine produce lo sradicamento di quei principi morali, spirituali e giuridici che hanno fatto grande la civiltà del nostro Paese e che hanno contribuito ad arricchire il mondo intero di un enorme bagaglio culturale.

L’Italia possiede anche una sua lingua che è l’Italiano e tutti coloro che desiderano far parte della nostra società hanno il dovere di apprendere la nostra lingua e non obbligare noi a imparare la loro. Ma l’Italia possiede anche una sua storia, delle tradizioni, un suo tessuto sociale ed un modo di vivere che è quello che ha attirato verso le sue sponde milioni di immigrati, che hanno il dovere di conoscere e rispettare la nostra cultura che non è improvvisata, ma è un obiettivo raggiunto dopo secoli di battaglie, di divisioni, di alleanze, di guerre, che hanno coinvolto milioni di persone che alla fine si sono riconosciute come un unico popolo in un unico territorio.

Altri Paesi in Europa hanno creduto nel multiculturalismo, ma di fronte a episodi di intolleranza nei loro confronti si stanno ricredendo sulle politiche d’accoglienza, noi desideriamo far tesoro di questa conoscenza senza ripetere i loro errori.

La nostra cultura e la nostra storia sono strettamente intrecciate con la fede. La maggioranza degli italiani è cristiano cattolica e crede in Dio e questa fede è ampiamente documentata nella nostra storia. Ciò non significa che altre religioni vengano discriminate o combattute, ma che desideriamo il rispetto di questa fondamentale parte della nostra civiltà, perché questa nazione è fondata su principi cristiani. Tutti i simboli cristiani disseminati sul territorio e nei luoghi di aggregazione, non sono ostentati ma sono testimonianza di fede e costituiscono conforto e guida per coloro che hanno liberamente scelto di credere nel cristianesimo.

Se qualcuno si sente offeso da queste testimonianze, non può pretendere che noi vi rinunciamo e non può permettersi di cancellare le tracce del nostro cammino di fede, sovrapponendo le proprie testimonianze alle nostre. Se la nostra croce vi offende o non vi piace non è giusto che proviate nei nostri confronti rancore e insofferenza, poiché questi sentimenti creeranno incomprensioni insanabili con noi e allora dovreste prendere in seria considerazione la possibilità di scegliere un'altra nazione ove crearvi una nuova vita.

Noi, dal canto nostro, non vi chiederemo di rinunciare alla vostra fede e alle vostre opinioni religiose, e saremo felici di permettervi di vivere liberamente in modo sereno, la vostra fede con il vostro dio.

La libertà per noi è una conquista di civiltà, ma anche un diritto al quale tutti hanno accesso e non vogliamo negarla a nessuno, come non vogliamo rinunciarvi per credenze che trasferiscono i problemi dei Paesi d’origine sul nostro Paese. Voi dovete cercare di comprendere che potete praticare la vostra cultura purché rispetti le leggi le cui linee sono tracciate nella nostra Costituzione, che mette in primo piano i diritti delle persone e questo significa che nessuno può obbligarci ad assumere comportamenti che ledono i nostri e gli altrui diritti.

Questo principio garantisce e salvaguardia anche i vostri diritti o potreste voi stessi diventare vittime di altri immigrati che vogliono imporre le loro regole, ma che grazie alla nostra Costituzione non potranno farlo.
Qui siete tutte persone, donne, bambini e uomini, con gli stessi diritti e gli stessi doveri e nessuno può possedere prerogative che danneggino gli altri e le nostre leggi sono state scritte in modo da poter tutelare al meglio questi principi. Non dimenticatelo.

L’Italia è il nostro Paese, la nostra Terra, la nostra Casa, la nostra Famiglia, i nostri ricordi, le nostre speranze, i nostri sogni e pretendiamo che voi ne abbiate il massimo rispetto. Avrete in cambio lo stesso rispetto e con esso anche la possibilità di costruirvi un futuro sereno per voi e per i vostri cari.

Noi siamo orgogliosi della nostra cultura e non abbiamo in mente di sacrificarla in nome di un dannoso multiculturalismo che è l’espressione della torre di Babele, crollata miseramente sull’ingovernabilità dell’incomprensione, dovuta alla mancata capacità di comunicare. E’ per questo motivo che è vostro interesse accettare le nostre regole e non cercare di cambiarle. Non servirà che ricorriate alla furbizia del lamento e che vi approfittiate della libertà per ottenere privilegi se non rispetterete tutto ciò che vi abbiamo descritto e spiegato abbondantemente e vi ribadiamo il concetto che se non vi sentite appagati, se pensate di essere infelici perché non vi piace come viviamo, ricordate che avete la libertà di andarvene, così come nessuno di noi vi ha obbligato a venire, nessuno vi obbligherà a restare in Italia

Ricordate che siete stati voi a scegliere e decidere di venire a vivere in Italia e perciò siete voi che dovete accettare ciò che l’Italia e gli italiani sono in grado di offrirvi, noi vi abbiamo aperto le porte del nostro paese e se non volete essere come noi, siete liberi di scegliere di tornare da dove siete venuti o di andare altrove.

Questo è il dovere di ogni nazione. Questo è il dovere di ogni emigrante.

Adriana Bolchini Gaigher
presidente nazionale O.D.D.I.I.

http://www.oddii.eu

newpresidenza@oddii.eu

domenica 18 maggio 2008

L’Italia sommersa dai rifiuti. THOR manderà gli inceneritori in soffitta? - intervista a Paolo Plescia

THOR manderà gli inceneritori in soffitta? - intervista a Paolo Plescia

THOR potrebbe essere la figura mitologica dei Vikinghi, noto come il terribile dio del tuono, ma è l’acronimo di un moderno sistema snello e rivoluzionario di eliminazione radicale dei rifiuti solidi urbani di realizzazione totalmente italiana. La notizia che circola di tanto in tanto sui “piccoli” media è di quelle che fanno tremare i polsi e le tasche ai magnati degli inceneritori, chiamati impropriamente termovalorizzatori. I grandi media si son ben guardati dal diffonderla, forse perché ancora in fase di sperimentazione o magari proprio per la sua semplicità come l’uovo di Colombo.
Chissà se il premier Berlusconi alludeva a questa soluzione quando l’altro giorno alla Camera, in occasione della fiducia al suo Governo, riferendosi al decennale scandalo dellimmondizia che attanaglia la Campania, prometteva che questa vergogna nazionale “finirà”. Non sappiamo se esiste un dossier del genere sul tavolo del Governo; quello che sappiamo è che il nanopatologo di fama internazionale Stefano Montanari dell’università di Modena che deve giudicare la bontà di THOR, in quanto agli effetti sul nostro organismo delle nanoparticelle prodotte, ancora non si pronuncia, pur ammettendo che per i rifiuti ci sono metodiche a freddo o senza combustione molto meno pericolosi dei mega-inceneritori.
THOR, acronimo di “Total HOuse waste Recycling” o riciclaggio completo dei rifiuti domestici, è una tecnologia ideata e sviluppata interamente in Italia dalla ricerca condotta dalla Società ASSING SpA di Roma e convalidata dall’equipe del dottor Paolo Plescia dell’ISMN-CNR (Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati), massimo organo di consulenza per i ricercatori dei nostri atenei.
L’impianto che occupa non più di 300 mq. ed è trasportabile, è in fase di avanzata sperimentazione e si basa proprio su un processo di raffinazione a freddo dei materiali indifferenziati che vengono trattati separando tutte le componenti utili dalle sostanze dannose. I rifiuti solidi urbani, dopo la separazione, vengono ridotti a dimensioni microscopiche inferiori a dieci millesimi di millimetro. In altre parole il Thor è un sistema che permette di recuperare e raffinare tutti i rifiuti indistinti e trasformarli in una poltiglia omogenea, purificata dalle parti dannose, per essere riutilizzata come combustibile dall’elevato potere calorico, bypassando completamente la raccolta differenziata che tanto assilla i cittadini.
Secondo i comunicati stampa del CNR, il THOR si propone come soluzione alternativa ai grandi impianti di smaltimento in discarica e di incenerimento e al concetto del concentramento dei rifiuti in mega-impianti di trattamento, che determinano alte concentrazioni di inquinanti, contaminanti e fumi zeppi di sostanze pericolose per la nostra salute.
La polvere che se ne ricavava (10 Kg. ogni tonnellata di rifiuti), pallettizzata, diventa un combustibile paragonabile ad un carbone di prima scelta, utilizzabile con qualunque tipo di sistema termico, e pirolizzata se ne ricavano olii per biodiesel, per caldaie a vapore, per sistemi di riscaldamento centralizzati e per impianti di termovalorizzazione delle biomasse senza produrre pericolo di diossina sprigionata dai comuni inceneritori in commercio. Il prototipo THOR, tra i primi impianti meccano-chimici al mondo, testato nel piccolo Comune di Montelibretti nei pressi di Roma, tritura mediamente fino a otto tonnellate l’ora e non ha bisogno di un’area di stoccaggio; non è termico e quindi non è necessario tenerlo sempre in funzione, anzi può essere acceso alla bisogna. Poiché è trasportabile, è utile per contrastare le emergenze e in tutte le situazioni dove è necessario trattare i rifiuti velocemente e senza scorie; ha un costo estremamente contenuto: un impianto da 8 tonnellate/ora costa 2 milioni di euro a fronte di almeno 600 milioni dei termovalorizzatori. Quanto all’emergenza Campania che produce settemila tonnellate di rifiuti al giorno, basterebbero 36 THOR ed una spesa di 72 milioni di euro per dire addio alla produzione di immondizia dell’intera regione. Mentre con 100 “macinatori” THOR in un solo anno potrebbero sparire 7 milioni di tonnellate di ecoballe accumulate nei decenni, alimentando inoltre numerosissimi riscaldamenti centralizzati, poiché è in grado di ricavare cinque volte l’energia per chilo rispetto ad un inceneritore con spese di costruzione 33 volte inferiori ed un impatto ambientale zero. Siti di stoccaggio, discariche ed inceneritori verrebbero definitivamente mandati in soffitta.
L’ideatore di questo straordinario dispositivo, mi ha rilasciato le seguenti significative dichiarazioni:
Abbiamo un impianto a Torrenova (ME) che sta lavorando mediamente 4 tonnellate di tal quale al giorno e fra breve verrà spostato su Catania. Stiamo realizzando un secondo impianto nel Lazio e, a fronte di un accordo con uno dei più grandi gruppi di cementiere europee nel Piemonte, stiamo per realizzare una delle più importanti reti di impianti CDR vero, non le porcherie che fanno le varie NU del mondo”. “Trattasi di un impianto di taglia medio-piccola da 20 mila tonnellate di rifiuti l’anno che presenta costi di circa 40 euro per tonnellata di materiale trattato”, a fronte di ameno 250 per un inceneritore. Il prodotto che esce da THOR è sterilizzato perché le pressioni che si generano nel “mulino”, dalle 8000 alle 15000 atmosfere, determinano la completa distruzione delle flore batteriche; non produce odori da fermentazione; resta inerte dal punto di vista biologico, ma combustibile.
Lo scienziato ci assicura infine che la conclusione della sperimentazione, la realizzazione e commercializzazione di un primo impianto industriale, completo di tutte le parti tecnologicamente innovative, è prevista tra sei mesi e comunque entro il 2008. “Al momento l’applicazione THOR può essere utile per comunità abitative fino a 40.000 abitanti e dove scarseggia l’acqua potabile”, tanto che è già stata commissionata dal sindaco dell’isola di Procida (Napoli) e dal cui uso ne trarrà energia termica per alimentare un dissalatore. Ci auguriamo che il THOR, frutto dell’indiscusso genio italiano, possa risolvere definitivamente il problema dei RSU del nostro Paese e riscattarlo dalla vergogna della spazzatura per le strade della Campania che ha insozzato l’immagine dell’Italia nel mondo. E’ un rischio che come Napoli, secondo l’Eurispes, molte città italiane potrebbero subire, vista la prossima saturazione delle discariche e delle enormi speculazioni sui rifiuti come una mucca da mungere, alimentando corruzione e prebende dovunque il problema si è presentato. Come avvenuto in America, patria degli inceneritori, tutto lascia prevedere che gli inceneritori non hanno futuro.

Francesco Pugliarello

venerdì 9 maggio 2008

Indovina Indovinello a sfondo satirico-politico semiserio

Vogliamo festeggiare la vittoria della "libertà" da... con un indovinello ?
Concediamoci un pò di relax dopo tanto stress durato due lunghi anni.
Allora cerchiamo di indovinare a cosa si allude fra queste domandine facili facili.

1-Chi sono i politici improvvisatori?
2-Chi sono quelli avvezzi ad autocelebrarsi? quelli alla P.L.T.?
3-Chi soffre di autosufficienza? Il lidèr Maxìm?
4-Chi mostra arroganza quando parla?
5-Chi mente e poi si camuffa facendo autocritica?
6-Chi dissimula dietro lo schermo del buonismo ecumenico?
7-Chi agisce con perverso cinismo?
8-Chi essendo incapace di produrre idee cavalca le idee altrui per poi criticarle o 9distruggerle?
10-Chi si fa i c...i suoi per rimpinguare la greppia propria e dei suoi accoliti 11-usando gli "ultimi"?
11-Chi soffre di arlecchinismo cronico? il "nobel dal rosso papillon" o chi altro?
12-Chi mostra supponenza e spocchia verso chi non è con lui?
13-Chi soffre di delirio di onnipotenza mostrando falsa umiltà?
14-Chi fa l'intellettuale dalla erre moscia non essendolo?
15-Chi "si pavoneggia mentre è un semplice tacchino spennato"? Antonio C.?
16Chi è sciocco e venaglorioso? Antonio C?
17-Chi non riesce a fare i conti col passato e si accartoccia su sè stesso?
18-Chi e perchè ha creato xenofobia in un popolo come il nostro, umano, tollerante e ospitale come il nostro?
19-Chi ha voltato la faccia dall'altra parte tollerando la delinquenza d'oltrefrontiera?
20-Chi è che ha sempre tentato di imbrogliare il gioco politico intorpidendo e travisando i fatti con logiche fuori d'ogni realtà?
21-Chi ha provocato nell'Occidente quello che viene definito "l'odio di sè"?

Cercansi desaparecidos desesperados per completare il quadretto di famiglia.
Una lauto premio per chi riesce a mettere nella casella giusta il personaggio giusto... ovviamente con la dovuta discrezione, evitando di citare non l'errante, ma l'errore.

Da parte mia so soltanto che (nonostante la maturità mostrata il 13 ed il 14 aprile dal nostro "popolo") nel nostro Paese circolano ancora dei nazi-islamo-bolscevichi plagiatori del popolo.

francesco.pugliarello

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francoazzurro