venerdì 22 giugno 2007

IL FUNERALE DELL'ATEISMO SCIENTIFICO

di Michele Brambilla - da "Il Giornale giovedì 26 aprile 2007"

Per il comunismo, appunto, l’ateismo era una verità fondamentale: ma una verità tutta da dimostrare. Infatti né Marx, né i suoi principali discepoli avevano mai affrontato sul serio la questione da un punto di vista speculativo. L’ateismo marxista, insomma, non era il risultato di una ricerca, di una riflessione. Era, al contrario, un postulato irrinunciabile. Un a-priori non dimostrato da alcunché. Dio non esisteva semplicemente perché non doveva esistere.
Celeberrima è la frase di Michail Bakunin, profeta - tra l’altro - del cosiddetto socialismo scientifico: «Se Dio c’è, l’uomo è schiavo. Ma l’uomo deve essere libero. Quindi, Dio non esiste». I risultati di settant’anni di ricerca di quella Prova sono lì da vedere. Non c’è un testo, uno studio, una facoltà dell’ateismo che abbia resistito al tempo. L’immenso sforzo di una delle potenze più grandi del mondo e della storia è, al contrario, sopravvissuto solo come esempio di becera propaganda.

Nei primi anni Ottanta il giovane Massimo D’Alema, allora responsabile della stampa e della propaganda del Pci, intervistato da Vittorio Messori raccontò di aver visitato il mitico museo dell’« Istituto per l’ateismo scientifico» di Leningrado, visitato ogni anno da milioni di studenti caricati sugli autobus dal Partito. Ebbene, così commentò D’Alema: «Non esito a dichiarare la mia convinzione personale, che è quella del non credente. Ma quel museo sovietico mi è parso qualcosa di aberrante, uno dei peggiori esempi di volgarità intellettuale». E tuttavia, più che dal mondo accademico l’ateismo sovietico è condannato dal tribunale della storia. La fine delle vecchie superstizioni avrebbe dovuto portare a un’«umanità nuova», finalmente liberata dal giogo della religione e in grado di far esplodere tutta la sua potenzialità creativa per troppi secoli repressa. Che cosa ha prodotto, invece, quell’«umanità nuova»? Nulla di creativo, nulla di originale e di vitale: non una scoperta scientifica, non un trattato filosofico, non un romanzo, non una poesia, non un quadro, non un film, non una canzone.


Questo articolo sembra fatto apposta per definire i novelli islamisti che stanno infestando il mondo al grido: "ISLAMISTI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI!"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mi piace sempre di più la Brambilla!

L'ateismo di questa sinistra è diventato ormai anticlericalismo... ma non antiislamismo! Guai a toccare i burka o maometto, ma i crocifissi si possono buttare dalla finestra e le foto del papa stracciare sui palchi dei concerti
vergogna!

ciao

francoazzurro ha detto...

ciao Roberto,

se sei di Brescia o dei dintorni leggi l'invito per partecipare al processo contro gli assassini di Hina.
Trovi il mio post qui sotto.

ma anche su questo sito:
http://www.acmid-donna.it/