venerdì 30 maggio 2008

I misteri su THOR, perché il Governo non lo prende in considerazione?

da L'Occidentale.it
Venerdì 30 Maggio 2008
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Emergenza rifiuti

di Francesco Pugliarello

Da una serie di recentissimi contatti avuti dal sottoscritto con il dottor Paolo Plescia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), inventore di un impianto di riciclaggio indifferenziato dell’immondizia le cui caratteristiche tecniche ho illustrato in un precedente articolo, [http://www.loccidentale.it/articolo/per+affrontare+lo+smaltimento+dei+rifiuti+c%27%C3%A8++%22thor%22%2C+ma+pochi+lo+sanno] lo scienziato ci rivela che il suo “dispositivo” verrà immesso sul mercato entro l’anno. Sicuramente la notizia non piace ai magnati degli inceneritori. A ben vedere l’interesse mostrato dai media per l’innovativo sistema di riciclaggio dei rifiuti, dopo il boom iniziale dei primi mesi di quest’anno, si è andato via via sgonfiando: si son ben guardati dal proseguire la sua diffusione, forse perché in fase di sperimentazione o magari proprio per la sua semplicità ed il basso costo/ricavo.

THOR è l’acronimo di “Total House Waste Recycling” o riciclaggio completo dei rifiuti domestici, un vero e proprio divoratore di rifiuti urbani. Trattasi di una tecnologia radicalmente innovativa, ideata e sviluppata interamente in Italia dall’equipe del Plescia che fa capo al CNR-ISMN (Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati), realizzata in collaborazione con la Società privata ASSING di Roma. Ogni giorno che passa la soluzione dell’emergenza rifiuti in Campania si fa sempre più complessa e di difficile soluzione e di THOR non se ne parla nemmeno in ipotesi. Bisogna correre ai ripari, tamponare le centinaia di falle lasciate aperte dai precedenti commissari (4 in 12 mesi), prima che il “generale” caldo acceleri l’imputridimento delle migliaia di tonnellate di spazzatura disseminate nelle strade di Napoli e provincia, afferma Bertolaso; bisogna far fronte alla criminalità che, vedendo in prospettiva esaurirsi una lauta fonte di guadagno, per ritorsione appicca i roghi al nuovo corso politico (solo nella giornata di avantieri sono stati oltre cento gli interventi dei vigili del fuoco) con le conseguenti esalazioni di fumi venefici, rendendo ancor più irrespirabile l’aria campana e di THOR nemmeno l’ombra.

A queste calamità si è aggiunta una nuova tegola sul Governo, sollevata ieri in Commissione ambiente alla Camera dal presidente dell’Arpac, Luciano Capotondi. Rileggendo il decreto rifiuti del 24 maggio, con malcelata ingenuità, osservava una grave lacuna laddove all’articolo nove, comma due, in assenza di un ciclo integrato per la ripartizione e il recupero dei rifiuti, non figurava nulla che nelle dieci discariche previste possa essere impedito di finirci dentro, compresi i rifiuti pericolosi come quelli bruciati in strada e le ceneri dei futuri inceneritori. La normativa tecnica dell'UE alla quale Bertolaso si è riferita in tal caso è sibillina: essa prevede prioritariamente la messa in sicurezza delle discariche che serve a contrastare lo sversamento del percolato in falda. E’ quanto Bertolaso sta facendo. L’urgenza, non consente deroghe, è un’occasione per tamponare l’emergenza. D’altro canto il sottosegretario all’emergenza ha annunciato che nei prossimi giorni si recherà a Strasburgo presso la Commissione ambiente per illustrare la situazione (prima che sopravvenga un’altra infrazione). Si sta procedendo al carotaggio e alla bonifica di alcune di esse per adeguarle alla predetta normativa. Purtroppo questo ritarderà di almeno due settimane l’utilizzazione di quella del territorio napoletano (Chiaiano) delle dieci discariche previste, e nel frattempo potrebbe inasprire gli animi. Ma tant’è. Insomma non si comprende perché in uno stato di disastro ambientale come quello che incombere sulla Campania non si sia proceduto ad adottare, almeno in via temporanea, questo dispositivo del CNR. Sarà pure un palliativo, ma rappresenterebbe un segnale di grande attenzione dello Stato in quella martoriata regione.

Preoccupato dalla situazione ambientale in Campania che presenta mille sfaccettature, Silvio Berlusconi oggi torna a Napoli e lo fa subito dopo il Consiglio dei Ministri, il secondo del suo governo. Quello che maggiormente sorprende è la sua mancanza di coraggio. Mentre da un lato mostra, giustamente, i muscoli con presidii militari, dall’altro non prende in considerazione, ancorché in via preliminare, l’adozione di un impianto innovativo, tanto celebrato dallo stesso CNR. Secondo i calcoli degli esperti, poiché Napoli e provincia producono 7mila tonnellate al giorno di immondizia e un THOR ne “macina” 8 all’ora, basterebbero 36 THOR e una spesa di 72 milioni di euro per dire addio alla produzione di “mondezza” giornaliera. Mentre con 100 “macinatori” THOR in un solo anno potrebbero sparire 7 milioni di tonnellate di “ecoballe” accumulate nei decenni. Con una spesa di costruzione 33 volte inferiore, è anche in grado di ricavare cinque volte l’energia per chilo rispetto a un inceneritore tale da alimentare numerosissimi riscaldamenti centralizzati evitando siti di stoccaggio, raccolte differenziate, discariche e quant’altro. A questo proposito, interpellato dal sottoscritto se avesse ricevuto qualche proposta dal Governo, Paolo Plescia sorprendentemente mi risponde: “Non ritengo di voler avere a che fare con la politica, di qualunque colore essa sia, sopratutto in Campania, ove già esiste un "piano rifiuti" che prevede la sola termovalorizzazione e la messa a dimora”. Dichiara inoltre (essendo giustamente titolare esclusivo del diritto derivante dalla sua invenzione, secondo la norma del dls del 10 febbraio 2005 n.3) di aver “già affidato l’utilizzo della sua “creatura” in mano privata perché vengano realizzati impianti per rifiuti speciali, da affidare sempre a società private”.

Stante le sibilline risposte dello scienziato, non ci è dato sapere se sia stato ceduto a qualche ditta straniera, in tal caso sarebbe segno di cinismo. Nel mese di febbraio (14.febbraio 2008) un comunicato stampa a firma dell’a.d. di ASSING S.p.A., Renato de Silva, concludeva la presentazione di questo impianto con la seguente frase: “Ci auguriamo ovviamente che per quella data l’emergenza rifiuti in Campania sia stata completamente risolta, ma ASSING SPA si rende ovviamente disponibile a portare il proprio know how quale possibile contributo alla soluzione della problematica emersa”.

Siamo curiosi di conoscere cosa è successo da allora ad oggi. Perché Plescia e De Silva si sono defilati impedendo di rendere pubblica la loro “creatura”?
Che sia un fallimento o che dietro le quinte si nasconda qualcos’altro di inopinabile? A meno che il loro mercato di riferimento siano i rifiuti speciali perché le quantità da trattare sono minori e le tariffe di smaltimento sono maggiori di quelli urbani, quindi si riesce a rientrare dell'investimento in meno tempo, con minori quantità di rifiuti! Se così fosse, ce lo dicano pubblicamente; non reino illusioni nella gente! Eppure ai primi di febbraio (ho la conferma) che Plescia si è recato nell’isola chiamato dal Comitato Cittadino di Ischia per la Promozione di Politiche Alternative per la Gestione dei Rifiuti per presentare alla cittadinanza e alla municipalità la sua invenzione!

In attesa di conoscere la ragione di questo singolare black-out, non possiamo che augurarci che THOR, frutto dell’indiscusso genio italiano, sia quanto prima preso in considerazione dai grandi media e dagli organi competenti, almeno per verificare le sue tanto decantate prestazioni, nella speranza ch’esso sia in grado di risolvere il problema dei RSU del nostro Paese e riscattarlo dalla vergogna che hanno insozzato la sua immagine nel mondo. E’ un rischio che come Napoli, secondo l’Eurispes, molte città italiane non possono correre, vista la prossima saturazione delle discariche e delle enormi speculazioni sui rifiuti che, come una mucca da mungere, alimentano corruzione e clientelismo della peggior risma dovunque il problema si presenta.

[http://www.loccidentale.it/autore/francesco+pugliarello/i+misteri+su+thor%2C+perch%C3%A9+il+governo+non+lo+prende+in+considerazione%3F.0052069]

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