lunedì 8 ottobre 2007

GRAZIE TPS - Quando si dice che un tecnico inguaia i governi!!

Grazie TPS

Lei signor Ministro dell’economia con la sua “bravura” ha fatto precipitare negli abissi la fiducia degli italiani verso il Governo. Ha scavalcato in bellezza Prodi, dimostrando una capacità fuori dal comune.

Il giocattolo che aveva progettato per affamare gli italiani e far bella figura a Bruxelles è andato in frantumi. Chi di spada ferisce di spada perisce dice un vecchio adagio, e lei caro TPS, questa fine sta facendo. Sa bene che non è stato eletto dagli italiani e proprio per questo si fregiava, tirandosi fuori dall’agone partitico facendo da stampella a questa rissosa compagine. …Quando si dice un tecnico inguaia i governi…!

Ricorda quando in Parlamento le impedirono per ben 13 volte di parlare? Era il tempo della messa sotto accusa di Visco, il suo altrer-ego che strenuamente tentava di salvare infierendo contro un valoroso servitore dello stato. Ebbene gli italiani, gli affronti sull’onestà altrui lo ricordano bene, se lo legano a dito.
Caro TPS questi sono gli italiani, hanno cuore, hanno rispetto della dignità altrui e guai a chi vuole schiacciarla. Per un momento, eppure mi fece tenerezza, avrei voluto sprofondare nel vedere un ministro della mia Repubblica sberleffato. Non volevo crederci perché ero e sono tuttora convinto che lei sia stato oggetto di forti pressioni interne e lei, generosamente per riconoscenza del prestigioso incarico ricevuto si è prestato, magari usando termini lontani dal politichese.

Lei, che in più d’ogni occasione fa lo gnorri, voltandoti da un lato all’altro chiedendo aiuto ai sostenitori volponi che la circondano, …perché proprio a me? Tranquillo caro TPS non è il solo ad aver fatto precipitare la fiducia in questa “disinvolta” coalizione a meno di due italiani su dieci. Continui a stare tranquillo è stato in ottima compagnia. Il suo parlar da professor saccente ci fa manifesto di cotanti compagni di cordata che di meglio trovar in piazza non si puole:
pensi, dal fine dicitor cortese, Amato, allo spocchioso Maxìmo, al cupo Ferrer fomentator di rivolte contro insigni servitori dello Stato (d’ambasciate e consolati), per non parlar di quella dolcissima sessantottina che va sotto l’ineffabile nome di Pollastrini è stata tutta una poesia, un’avventura che purtroppo per te poco durò.

Grazie TPS e ancora grazie.

Da "Panorama.it" by Francoazzurro

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