lunedì 7 maggio 2007

Il discorso al "mass media award" di Magdi Allam (stralcio)

Il 15 maggio in Italia verrà pubblicato il mio nuovo libro “Viva Israele”, il cui sottotitolo è “Dall’ideologia della morte alla civiltà della vita: la mia storia”. E’ un libro autobiografico in cui testimonio come dopo aver condiviso l’odio contro Israele nell’Egitto di Nasser negli anni Cinquanta e Sessanta, ho potuto constatare come quest’odio abbia successivamente coinvolto tutti gli ebrei, poi i cristiani, poi i musulmani liberali e laici, infine i musulmani che non si sottomettono all’arbitrio degli estremisti islamici. L’odio contro Israele è all’origine dell’ideologia della violenza e della morte che sta dilaniando il mondo intero. Ed è quindi sulla base della mia esperienza che ho maturato la convinzione che per salvaguardare il diritto alla vita di tutti, sia necessario sradicare la radice del male che è proprio l’odio contro Israele. Ed è così che il diritto di Israele all’esistenza emerge come il fulcro della sacralità della vita di tutti, come il discrimine tra la civiltà e le barbarie. “Viva Israele” è quindi un inno alla vita di tutti. Sostenere e difendere il diritto di Israele all’esistenza coincide con il sostenere e difendere il diritto alla vita di tutti.

Cari amici vi confesso che sono molto preoccupato. La conflittualità accesa tra il presidente e il Congresso degli Stati Uniti proprio sul tema cruciale della guerra al terrorismo, la fragilità del governo israeliano dopo la guerra in Libano, in aggiunta all'isolamento in cui versa un papa coraggioso, Benedetto
XVI, che ha avuto il coraggio di denunciare la violenza che viene perpetrata nell'islam nel nome di Allah, sta indebolendo il fronte di prima linea nella guerra comune contro il terrorismo e le barbarie, mentre sta consolidando il fronte dei nemici della comune civiltà della vita e della libertà. In questo contesto l'orientamento dell'amministrazione americana e del governo britannico, teso a favorire l'ascesa al potere dei Fratelli Musulmani sulla sponda meridionale e orientale del Mediterraneo, elevandoli a loro interlocutori privilegiati all'interno dell'Occidente stesso dove hanno conquistato il controllo di gran parte delle moschee, suona come una resa al nemico. Perché i Fratelli Musulmani condividono lo stesso obiettivo strategico dei terroristi di Al Qaeda, ovvero l'affermazione del Califfato islamico ovunque nel mondo, ma
utilizzano una tattica più astuta che contempla il rispetto formale delle regole della democrazia quando è funzionale alla conquista del potere. Non dobbiamo farci ingannare da questo apparente rispetto per le regole democratiche. Il loro fine ultimo è la sconfitta della democrazia.

Così facendo l’Occidente si sta scavando la fossa da solo. Se si consente la crescita nei paesi arabi e islamici di una identità forte, aggressiva e espansionistica, mentre all’interno dell’Occidente cresce un’identità debole a causa del fallimento dei modelli di convivenza, quali il multiculturalismo e l’assimilazionismo. L’Occidente, di fatto, sta favorendo il proprio giustiziere avviandosi al suicidio. Eppure proprio gli Stati Uniti e la Gran Bretagna dovrebbero sapere più di altri che anche il nazismo e il fascismo arrivarono al potere nel rispetto delle regole formali della democrazia. Settanta anni dopo sembra che ce lo siamo scordati. E sconcerta il fatto che oggi proprio gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, le due nazioni che promossero la guerra vittoriosa contro il nazismo e il fascismo, s'illudano di poter isolare e sconfiggere Bin Laden alleandosi con i nuovi nazisti e i nuovi fascisti islamici. Sarebbe il caso che Bush e Blair riascoltassero la descrizione fatta da Winston Churchill di chi immaginava di poter essere conciliante con Hitler: "La persona conciliante è uno che nutre il coccodrillo nella speranza che questo lo mangi per ultimo"... (continua sul suo Forum)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' stato mai chiesto a Magdi Allam chi potrebbe essere il "leader" adatto per le battaglie sociali, politiche, culturali che la nostra società occidentale dovrà necessariamente affrontare presto o tardi contro l'invasione islamica?

Laura

Anonimo ha detto...

Buona idea, facciamolo sul suo FOrum.