mercoledì 7 febbraio 2007

LA SINISTRA RADICALE è AL CAPOLINEA? (Sarkozy e Glucksmann)

Il clamoroso voltafaccia del filosofo Andrè Glucksmann, da sempre grande sostenitore della sinistra francese e ostile ai rigurgiti estremisti di ambo le parti, invita i suoi concittadini a schierarsi alle elezioni del 22 aprile col centro-destra di Nicolas Sarkozy. Il «voltafaccia» del grande osservatore politico, arriva come un colpo di fulmine a ciel sereno. A mio avviso ciò fa ben sperare sulle sorti della Francia e dell'Europa in generale. La sua appassionata e decisa denuncia di un Continente europeo appiattito su posizioni estremiste, succube di un'elite economico-finanziaria che fa capo a personaggi oscuri diretti da Bruxelles e supina verso i dictat provenienti dalle frange fondamentaliste-musulmane , piace ai francesi e non solo. Sembrerebbe che il programma del candidato di centro-destra sia stato dettato da questo filosofo.
Stando alle notizie che ci pervengono d'oltralpe, i suoi interventi hanno creato scompiglio in casa socialista che si è affrettato a predisporre una controffensiva candidando una donna che però, allo stato, nonostante il poderoso staff messo in campo, le sue “gaffes” in politica internazionale sono mal digerite dai suoi elettori. Conoscendo la lucidità e l'indipendenza del pensiero di questo grande del nostro tempo, sarà veramente dura contraddirlo. Egli pone una grossa ipoteca sull'internazionalismo socialista che domina da decenni i gangli politico-culturali del nostro Continente. Visto come vanno le cose nel nostro Governo, se anche la sinistra italiana non comincia a fare i conti col suo passato, credo che questo movimento potrebbe essere arrivato al capolinea. Quel che più mi convince di questo filosofo, è la netta denuncia del relativismo imperante nel nostro Continente, la stessa che da qualche mese si sforza in solitudine di portare avanti Benedetto XVI dopo Ratisbona. Sicuramente una denuncia forte che tenta di colpire quelle Istituzioni nazionali che si sono «appiattite su posizioni «dialoganti» dopo l'atto di guerra islamico dell'11 settembre.
Glucksmann, al suo solito, senza peli sulla lingua, accusa la sinistra francese di essere «narcisista» perchè «...si crede di essere moralmente infallibile e mentalmente intoccabile» e per questo si sarebbe adagiata sugli allori. Il filosofo transalpino questo decadimento lo attribuisce alla crisi di identità subentrata al polverone

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