venerdì 12 marzo 2010

LA SINSITRA COSIDDETTA MODERATA A CORRENTE ALTERNATA

“Una volta i radicali erano difensori della democrazia, ora sono fautori della cavillocrazia per impedire al partito avversario di esprimersi". Parole di un ex ministro di sinistra come Francesco Forte.

Quel che più sorprendente è il segretario del maggior partito di opposizione che corre al carro dei radicali vestendo anch’egli la casacca del Robespierre della democrazia: quel Bersani che ai tempi della recente crociata contro i crocefissi, dichiarò che “a Strasburgo la sostanza doveva prevalere sulla forma”! In questa vicenda delle liste elettorali, quale che sia la verità sull’esclusione del PDL in provincia di Roma, ciò che sconcerta è il comportamento tartufesco dell’intera coalizione di sinistra che vorrebbe camuffare la volontà di andare al potere senza intralci, come fece Mussolini nel 1925.

Ci sarà sicuramente qualcuno di buon senso che si sarà posta la seguente domanda: può in democrazia una coalizione, che gode nel veder escluso da una competizione elettorale l’avversario, essere politicamente legittimata a governare una provincia, dopo che per pochi minuti di ritardo ha inscenato una gazzarra nel tentativo di impedire al rivale di presentare le liste in sede preelettorale?

Francesco Pugliarello

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