mercoledì 19 marzo 2008

L’arlecchinata veltroniana ora vuol gabbare anche il Nord-Italia

A Veltroni & company non è bastato distruggere il tessuto economico e sociale del mezzogiorno d’Italia. In poco meno di due lustri hanno messo in ginocchio Roma ed in un decennio hanno finito per riempire di vergogna al cospetto del mondo un’altra antica e gloriosa capitale della cultura come Napoli , ora vuole inquinare anche il nord?

Sostanzialmente è quanto stamani su La Stampa vorrebbe rimbriottargli, ma senza il coraggio del parlar chiaro, nientemeno che il suo compagno di partito Macaluso!Ma si sa, questi personaggi mai hanno avuto il coraggio della verità, sempre alle prese delle pastoie ideologiche ch’essi stessi si sono costruite.

“Gli strateghi del Partito democratico sono convinti che la partita elettorale si gioca tutta al Nord e anche le candidature «nuove» riguardano le circoscrizioni di quella parte del Paese: l’operaio della Thyssen a Torino, Calearo capolista a Venezia assieme ai segretari della Cgil e della Cisl, Colaninno in Lombardia, assieme a Ichino e a Veronesi ecc. Io non contesto lo sforzo che sta facendo Veltroni con le candidature, i suoi discorsi e i raduni, per dare un segno diverso alla «questione settentrionale», rispetto a quello dato da Berlusconi e Bossi.”

Un’insalata russa che sa di racido predisposta su un piatto a stellee strisce alla Obama maniera o meglio, di un’arlecchianata idonea a gabbare i gonzi, ma non certo il laboriooso popolo del Nord’Italia…

Leggere per credere.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=4294&ID_sezione=&sezione=

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