venerdì 27 aprile 2007

I recenti allarmi mediatici: speriamo si risolvano in un grande boomerang

In questi giorni notizie sconcertanti stanno piovendo sulle nostre teste come macigni. Un intreccio di notizie allarmanti che hanno il sapore di terrorismo psicologico, da disturbare non poco i sonni tranquilli degli italiani.
Per brevità elenco quelle trasmesse in maniera martellante prevalentemente dalle T.V. di Stato (TG1 in testa) che, credo si siano materializzate anche nelle vostre case.
Oggi ricevo un accorato invito da parte dell’ENI (colosso multinazionale del petrolio) a passare dalla fornitura di energia elettrica dall’Enel all’Eni con relativi regalini di ben-accoglienza che prevedono pieni di carburante, una lampadina a basso consumo e quant’altro di allettante, oltre ad un basso costo di utilizzo. Contemporaneamente sento per televisione che la Russia sta per far arrivare sulle coste mediterranee il suo greggio prelevato dalla Siberia mediante una “pipe-line” di oltre 500 chilometri che attraverserà l’intera Turchia. Il tutto a “basso costo”: lo conferma il presidente dell’ENI. Ottimo tempismo pubblicitario, vi pare? Nello stesso T.G. viene segnalato il ricatto di Putin ai Paesi Occidentali il quale invoca il blocco dell’installazione di intercettori antimissili in Europa, minacciando gli USA di interrompere la moratoria sul riarmo nucleare sottoscritta nel 1991 e modificatoa nel 1999. Questo mentre le deboli sanzioni ONU non riescono a fermare Ahmadinejad dal dotarsi, come la Corea di Kim Il Sung, di armi di distruzione di massa. La notizia è correlata alla minaccia di possibili black-out nella prossima estate causati della carenza di acqua negli invasi per la siccità dei fiumi (Po in testa) dovuti alla scarsezza di piogge di questo inverno. Il che significa il relativo vertiginoso aumento dei prezzi al consumo. Tradotto in soldini potrebbe significare, abbandonate l'ENEL passate all’ENI perchè vi promettiamo "enegia elettrica per 365 giorni l'anno".
Tornando a Putin, forte del fatto di essere passato al primo posto tra i produttori di petrolio e quindi grande acquisitore di petrodollari, si prende l'ardire di denunciare ingerenze dei Paesi occidentali negli affari interni russi, dimenticando di essere, come noi, sottoposto al ricatto dei “paesi canaglia” (vedi Cecenia).
In questo marasma di notizie correlate, piove il disegno di legge sulla “immigrazione e il lavoro” che fa da contraltare al recente varo della nuova bozza della “Carta dei Valori”. Il decreto viene da più parti giustamente definito “criminoso”, “criminogeno”, ”eversivo” ed “antiitaliano” perché vorrebbe regolarizzare indiscriminatamente almeno 1300 immigrati le cui domande a suo tempo per ovvie ragioni, furono rigettate da una Commissione giudicatrice creata ad hoc pèrchè "non riconosciuti come autentici rifugiati politici". Un "atto umanitario" che, considerata la fragilità strutturale del nostro Paese, sicuramente alimenterà razzismo-all'-inverso e atti intimidatori a danno di intere comunità locali.
"...la "Carta" è un atto significativo d’integrazione, nuovo e originale, in un’ epoca in cui il multiculturalismo inglese e l’assimilazionismo francese hanno evidenziato chiaramente i loro limiti", risponde in prima "L'Unità"!
Ma la prima avvisaglia ieri a Genova ai danni di un ragazzino bastonato da alcuni coetanei di origine albanese perchè aveva osato criticare questo disegno di legge (Il Giornale 27.4.2007 pag 7). Il giornalista che ha pubblicato il fatto si domanda e noi con lui ci domandiamo: se non verranno espulsi, i tre aggressori voteranno in Italia?
Eppure visti i nominativi dei sei Saggi ci si aspettava un atto più dignitoso!
A questo punto non resta che sperare in un cambio di coalizione politica. Finchè avremo la cordata di certi "grand-commis" dovremo ingoiare rospi amari.
L'arroganza, la furbizia e la miopia di costoro (che chiamiamo politicamente corretti perchè molto umanitari), fanno il paio con l'ipocrisia di certi islamici, legati principalmente all'UCOII, il cui sentimento negativo verso i "diversi da loro" è sintetizzato nella "Taqiyya".
L’unica speranza è che queste notizie allarmanti si risolvano in un bluff, o in un grande boomerang per questo scellerato Governo.

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