lunedì 29 settembre 2008

La felice liberazione degli ostaggi in Egitto

Senza pretese letterarie vorrei cercare di dimostrare quanto possa aver pesato lo zampino di Gheddafi in questa liberazione, ma ragioni di tempo limitato mi concedono soltanto alcune considerazioni.
1- E' vero o non è vero che in un primo momento si disse che gli 11 ostaggi avevano attraversato la frontiera libica? e che pretendevano 20 milioni di dollari per il riscatto?
2- E' vero o non è vero che nel modo arabo sulle coste del sud-mediterraneo foglia non si muove che Gheddafi non voglia?
3- E' vero o non è vero che il potere di ricatto di questo satrapo è talmente smisurato da costringere l'Italia a venirne a patti ingigantendo il suo strapotere su gran parte della popolazione subsahariana?
E allora come mai l'Egitto, paese amico dell'Italia e dell'Occidente europeo, ha permesso alle teste di cuoio Occidentali di catturare sul SACRO SUOLO ISLAMICO quei furfanti? Non è legittimo pensare che dietro tutto questo vi sia una regia gheddafiana?
La controprova potrebbe risiedere nel recente accordo avuto con Berlusconi sul raddoppio delle forniture di gas e di petrolio (ottimo tra l'altro)in cambio di un'autostrada costiera e quant'altro, come il controllo dei clandestini che, guarda caso partono tutti dalle coste libiche! (il tutto a risarcimento di una guerra che si perde nella notte dei tempi).
E allora se così fosse: lunga vita al nostro Presidente proprio oggi che cade il suo 72esimo compleanno.
francesco pugliarello

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