martedì 22 gennaio 2008

FINALMENTE L'INCUBO E' FINITO...

BREVEMENTE

Mastella è uomo d'onore: la parola è parola. Quando ad un uomo del sud tocchi la famiglia, non c'è scampo. Le prime avvisaglie si potevano intuire l'altro giorno, quando si seppe dell'avviso di garanzia inviato dal magistrato di Napoli a Berlusconi; intuendo che eravamo prossimi ad una crisi di governo, ho immediatamente messo sul tavolo una bottiglia di spumante. L'opposizione attendeva da tempo questo momento. Attendeva un passo o di Dini o di Mastella; il tanto atteso momento è partito. Ma Dini non è Mastella…! Come un detonatore il Mastellone ha sbaragliato tutti ed ora sputerà tutti i rospi che ha dovuto ingoiare in questi anni di convivenza con i sinistri supponenti. Ora il pallino del gioco passa nelle mani di un comunista DOC. Staremo a vedere.

Sarà un bel divertimento…, se non fosse uno psicodramma, purtroppo per noi italiani! Per chi avesse visto la notte scorsa Porta a Porta avrà notato come è infuriato il leone di Ceppaloni: rimbeccava punto per punto sul fuoco di fila dei giornalisti presenti; non vi dico la faccia di bronzo del grande affabulatore rifondarolo di Sansonetti che stava per prendersi una querela dal Mastellone. Nè vi dico di quali e quanti colpi bassi ha lanciato il ceppalonino da lasciare allibiti i quattro direttori di giornale presenti, compreso il commentatore del “Sole 24ore” che cadeva dalle nuvole. Questa frase di Mastella è sintomatica: "Da uomo di centro, ho sempre guardato a sinistra secondo la lezione degasperiana…”. L’onestà intellettuale di quest’uomo, tra tanti lupi famelici, umanamente parlando, fa tenerezza.

Se questo è fare politica!? Non v’è dubbio che il cataclisma questa volta parte dal sud e precisamente dagli attriti tra i boss di quella regione, Bassolino e Pecoraro. Pensate quali e quante giunte di sinistra della Campania, appoggiate dalle truppe mastellate (quelle che con il loro voto hanno mandato Prodi al governo del Paese) cadranno. Ne rammento solo una: ad Orta di Atella (CE), il sindaco Brancaccio DS, salito agli onori di questa cittadina di 20.000 abitanti con il 94% dei suffragi, a seguito di un avviso di garanzia del tribunale di S.Maria Capuavetere, in cui subito dopo si scopre essere stato un buco nell’acqua, il Brancaccio lascia i DS per passare nell’Udeur quale consigliere regionale al fianco della Lonardo. Credo che dietro tutto questo bailamme potrebbe esserci qualche soffiata del Vaticano. Che ne pensate? Troppe sono le coincidenze. Guarda caso Bagnasco spara a zero sul Governo quando riferisce che fu Palazzo Chigi a scoraggiare il Papa ad andare a La Sapienza; la presenza di Mastella in piazza San Pietro ed infine l’accenno ai consigli ricevuti dall’ “amico fraterno” Giulio Andreotti…

Francesco Pugliarello

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