domenica 11 novembre 2007

SIAMO TUTTI SULLA STESSA BARCA

Un’esperienza di sport e divertimento accessibile a tutti

IL Circolo Velico Lucano di Policoro ha fatto salpare la Goletta della Solidarietà


A Policoro (MT), presso il Circolo Velico Lucano, quello che sembra solo un vecchio adagio popolare “essere tutti sulla stessa barca” quest’estate si è trasformato in una vacanza di avventura…. in un mare di sport.
L’esperienza, aperta a tutti, ha coinvolto anche uno dei ragazzi della Polisportiva Gioco, che ci ha raccontato la sua avventura.
Immerso nella riserva naturale del Bosco Pantano di Policoro, a pochi metri da una incontaminata spiaggia, sorge il centro turistico del Circolo Velico Lucano che propone ai ragazzi ed alle famiglie ospiti un programma ricchissimo di sport. L’attività principale delle giornate è quella della vela, suddivisa in corsi di iniziazione, perfezionamento e specializzazione. Da non sottovalutare le altre proposte: canoa. windsurf, nuoto, sci nautico, equitazione, escursioni in motobarca, calcetto, beach-volley, tiro con l’arco, educazione ambientale ed animazione serale, svolte da figure professionali altamente qualificate: assistenti, istruttori federali e insegnanti Isef.

Ma poiché la filosofia del Circolo Velico è non solo quella dell’agonismo ma anche e soprattutto quella del divertimento, c’è posto per tutti, anche per i “disabili”.
“Alle prime luci del mattino- dice Mariano uno dei due disabili presenti- prima che il sole scaldi, mentre la brezza marina s’insinua tra i “carri western” e i “tukul” immersi nella pineta attigua alla riserva naturale del bosco Pantano di Policoro, ai margini di una spiaggia attrezzata, gli amplificatori diffondono nel “campus” una gradevole melodia country per annunciare l’inizio delle attività sportive della giornata”.
“Il doversi autogestire, adeguarsi ai ritmi di una vita comunitaria in spirito di emulazione, il confrontarsi con altri coetanei normodotati, praticando di volta in volta e a propria discrezione le attività marinare predisposte con barche a vela e canoe, il doversi cimentare in semplici regate, il prendere dimestichezza con i picchi, le bome, i trinchetti, le mezzane, le sartie, i bompressi, le escursioni a cavallo e in monutain-byke nel bosco limitrofo e quant’altro, è stato sicuramente un banco di prova impegnativo, ma sicuramente positivo e capace di rafforzare l’autostima di ognuno di noi”

Nulla in questo Centro, magistralmente condotto dalla discreta e onnipresente direttori delle attività Sig. Sigismondo Mangialardi e Sig Vito Narciso, è lasciato al caso: tutto è pianificato sui ritmi del clima e del tempo meteorologico. Lo spirito di corpo che si respira nel campus, liberi dall’”assillo” dei genitori, in un’organizzazione così concepita, è certamente il modo migliore per rafforzare l’autostima dei nostri ragazzi e valorizzare la loro personalità nella pienezza dei talenti di cui sono portatori: quei sentimenti che nel quotidiano non sempre riescono a scambiare.
Per tal ragione il Circolo Velico Lucano è sicuramente un primo e significativo esempio di Accademia della solidarietà: se i nostri tour-operators ne garantissero la funzione sociale, peraltro da qualche tempo adottata in altri Paesi dell’Unione Europea come la Francia e la Gran Bretagna, il modello di turismo giovanile praticato nel Circolo Velico Lucano potrebbe rappresentare, anche per il nostro Paese, una forma di vacanza “alternativa”, dove i diversamente abili possano dimostrare quello che sono e trasmettere agli altri ragazzi una spinta di “genuina vitalità” che crea, nel confronto, una efficace e matura forma di accoglienza e rispetto reciproco.

Che ne dite? Il guanto della sfida è lanciato! Chi di voi vuole proporsi per una bella e solidale sfida sul mare, ove dimostrare a se stessi e agli altri che in fondo in fondo “siamo tutti sulla stessa barca?

Rosaria Dall’Argine
Francesco Pugliarello

da: "Sport.al" Parma - Ottobre 2007

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